Il clima di intolleranza che in questo momento storico si respira in Italia è spesso difficile da sostenere, e Segrate, comune impegnato nella lotta alle discriminazioni, si è recentemente trovato a dover far fronte a una manifestazione di questa insofferenza.
Nella giornata di mercoledì 28 febbraio è stato apposto, sotto un ponte della Cassanese all’altezza di Milano Oltre, uno striscione riportante la scritta “Basta clandestini, chiudiamo i confini”, che il primo cittadino Paolo Micheli si è subito apprestato a eliminare, gettandolo in un cestino e documentando l’avvenuta rimozione con delle fotografie.
«Questi “paladini dell’italianità” e delle regole – ci ha raccontato il sindaco – sono i primi a essere illegali, dal momento in cui vanno ad attaccare manifesti illegali e a imbrattare le nostre mura: questo dà idea della coerenza di queste persone»
Lo striscione, costruito sui manifesti di Forza Nuova, ha suscitato le rimostranze di diversi cittadini sui social, che hanno applaudito il sindaco ringraziandolo per il suo operato, nonostante qualcuno si sia dimostrato in accordo con quanto scritto.
«Siamo molto fortunati – ha concluso il primo cittadino – a vivere in una Repubblica democratica dove tutti possono esprimere la propria opinione (a differenza del mondo che immaginano loro) e come tutti i cittadini rispettano la libertà degli altri di avere i muri puliti e di utilizzare gli spazi per la comunicazione a disposizione della comunità, lo stesso dovrebbero fare anche loro»