60 vignette contro il gioco d’azzardo: all’Itsos di Cernusco è arrivata la mostra

Fino al 10 marzo le vignette di importanti fumettisti saranno esposte per sensibilizzare i ragazzi sui pericoli della ludopatia

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Il gioco può diventare malattia, e la ludopatia non è un gioco: questo il messaggio che l’Istituto ITSOS Marie Curie di Cernusco, insieme al CAG Labirinto, al consorzio Ex.it e al Comune, ha voluto veicolare agli studenti, allestendo una mostra per trattare il tema.

L’esposizione, inaugurata sabato 3 marzo, rimarrà visibile agli studenti nell’atrio dell’Istituto fino al 10 marzo, e si compone di 60 vignette a opera di importanti fumettisti, che con umorismo trattano il tema della dipendenza da ludopatie. Complice anche il web e le sue infinite possibilità di giocare, il problema coinvolge sempre più adolescenti, e proprio di questi giorni è l’Avviso Pubblico che certifica in 1 miliardo di euro la spesa mensile degli italiani in videolottery e slot machine.

All’inaugurazione della mostra era presente anche il sindaco Ermanno Zacchetti, che sul suo profilo Facebook ha annunciato “Il comune di Cernusco sul Naviglio si è dotato già da tempo di un regolamento per proibire l’installazione di nuove slot machine in locali pubblici vicini ai luoghi sensibili come scuole, oratori, centri anziani eccetera, mentre insieme agli altri comuni della Martesana è iniziata una prima riflessione su come porre in essere misure di contrasto più omogenee e quindi più efficaci”.

Nei prossimi giorni l’assessore all’istruzione Nico Acampora incontrerà gli studenti per approfondire insieme l’argomento durante una lezione organizzata appositamente.

In Martesana quella della dipendenza da gioco d’azzardo è da sempre una tematica molto sentita, con numerosi progetti che negli anni hanno preso il via per combatterla, come Generazioni in gioco, che aveva coinvolto i comuni di Segrate, Rodano, Pioltello e Vimodrone, o Gioco ma non mi azzardo, che aveva interessato invece Carugate, Cernusco, Bellinzago, Gessate, Gorgonzola, Pessano con Bornago, Bussero, Cambiago e Cassina de’ Pecchi; Per gioco, un azzardo che costa, a Cologno, e Attenti al gap!, che aveva coinvolto invece Brugherio.
Persino il gruppo editoriale Gedi aveva dato vita ad una pagina web attraverso la quale era possibile ricercare e verificare la spesa per il gioco d’azzardo di ogni comune (qui).