Cassina antifascista. Approvata la mozione in difesa della costituzione promossa dall’ANPI

Voti contrari dalle minoranze. Lo sconcerto della consigliera Grazia Mastrandrea

ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
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Approvata a Cassina la mozione antifascista.

Si tratta di un documento contro il fascismo e in difesa dei valori costituzionali promosso dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e portato in consiglio comunale dalla stessa giunta cassinese. Ma non tutti i consiglieri si sono trovati d’accordo.

Tema caldo quello dell’apologia del fascismo in un periodo in cui, complici anche le elezioni, piccoli gruppi politici di estrema destra come Casa Pound prendono piede tra i cittadini (guarda il servizio di Casa Pound a Pioltello) promuovendo atteggiamenti definiti razzisti, omofobi, di fatto neofascisti.

Ecco allora che Cassina si schiera nelle fila della crociata promossa dall’ANPI. Nello specifico si tratta di chiedere a chiunque faccia domanda per l’utilizzo del suolo pubblico per allestire un proprio banchetto propagandistico nelle vie del paese di firmare un documento in difesa dei valori costituzionali dichiarandosi a tutti gli effetti antifascista.

L’approvazione all’unanimità potrebbe sembrare scontata, ma il coup de théatre non si fa attendere.

Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi
Consiglio Comunale di Cassina de Pecchi
“Non discuto il contenuto quanto le  modalità con cui è stata affrontata la cosa” – afferma il consigliere d’opposizione Vimercati alludendo al fatto che questa mozione è un invito dell’ANPI a modificare i propri regolamenti comunali a difesa dei valori antifascisti, così da ostacolare movimenti che inneggiano al ventennio mussoliniano o ai suoi principi. E non è un caso – sottolinea il consigliere – che Casa Pound si stia avvicinando anche alle piazze di Cassina de Pecchi…

“Se un gruppo politico viene ammesso alle elezioni nazionali – continua il capogruppo di Movimento Civico Cassina-Sant’Agata – vuol dire che qualche autorità ha verificato che quel gruppo non contraddice la costituzione. Perché Cassina dovrebbe opporsi? Certo, diverso sarebbe se il gruppo non fosse legittimamente riconosciuto”.

La parola al consigliere Maggio: “La nostra lista non è legata a pariti o ideologie. Tuttavia il nostro voto è negativo per via di alcune perplessità”.

Il consigliere avanza così una provocazione: che sia un modo per oscurare il Giorno del Ricordo? Del resto, afferma, la stessa assessora Laura Vecchi ha ammesso che quest’anno Cassina non ha organizzato niente per questa commemorazione…

Prosegue: “In Italia esistono già molteplici leggi a difesa della Costituzione. E se la vostra mozione fosse sincera sarebbe rivolta anche contro il Comunismo!” E infine conclude: “Il partito fascista e l’apologia del fascismo sono un’altra cosa. Dire di no al banchetto di Casa Pound non è altro che un modo per incattivirsi i membri del movimento”.

A sentire queste parole la consigliera di maggioranza Grazia Mastrandrea non riesce a contenere il suo sconcerto e la sua rabbia. Chiede parola per fatto personale.

Visibilmente toccata nell’animo, in quanto antifascista e fondatrice 10 anni or sono della sezione ANPI di Cassina, dichiara: “Essere fascisti è un reato! Bisognerebbe leggere i libri di storia per capire chi ha dato la libertà anche a chi l’aveva tolta!”
Grazia Mastrandrea
Grazia Mastrandrea

“Non è vero che dimentichiamo il Giorno del Ricordo – risponde Mastrandrea a Maggio – altri anni sono state organizzate iniziative sia per il Giorno della Memoria che per il Giorno del Ricordo”.

“L’ANPI – continua – tiene alti i valori costituzionali, i valori della resistenza, i valori antifascisti e questo oggi è indispensabile”.

“Qui si fa questione sul fatto che il fascismo possa essere un’opinione” – afferma in ultimo Chiarella. “Il fascismo non può essere un’opinione. Il fascismo è reato”. 

Su questa chiosa il consiglio va ai voti: 12 favorevoli, 5 contrari. Cassina sventola con orgoglio, al termine di una lunga seduta consigliare, la sua bandiera antifascista.