Si torna a parlare di Nokia-Siemens nel corso del consiglio comunale di Cassina de Pecchi del 15 febbraio.
Quella dell’azienda Nokia-Siemens è una vicenda che si protrae da troppi anni e che ha causato oltre 300 tra licenziamenti ed esuberi solo tra il 2014 e il 2016, dopo l’acquisto da parte di Nokia della francese Alcatel Lucent, con l’obiettivo di diventare leader mondiale del settore delle reti delle comunicazioni.
Ad oggi il sito è dismesso e il consigliere d’opposizione Emilio Calabretta, capogruppo della lista “I moderati”, chiede al sindaco se le notizie in circolo riguardo il futuro di quell’area sono reali.
Pare infatti che per l’area Jabil ex Nokia-Siemens sia previsto un progetto di riqualificazione che comprende il recupero di alcuni edifici peculiari del sito e la demolizione di altri al fine di realizzare un complesso multifunzionale in cui coesisteranno un’area residenziale, un’area direzionale e una commerciale.
Il sito non sarebbe più unicamente industriale. E Mandelli risponde: “In tutti questi anni abbiamo lavorato in difesa dell’attività lavorativa“. L’amministrazione è sempre stata accanto ai lavoratori e ha sempre cercato di dare il proprio contributo per trovare una soluzione e per risolvere i conflitti tra lavoratori e azienda.
“Non sono soddisfatto di come si è conclusa la vicenda. Avrei sicuramente preferito il rilancio dell’attività lavorativa” – ha continuato il primo cittadino.
L’epilogo della vicenda è stato doloroso, ma compito dell’amministrazione è andare avanti e pensare al futuro di quell’area perché – afferma Mandelli – “se non pensiamo a come intervenire, ci troveremo con un’area dismessa, che ha rappresentato tempi di gloria per il paese, ma che ora è una grande ferita”.
“Non stiamo andando contro a quanto detto finora sulla riqualificazione di quell’area” – assicura Mandelli confermando che il progetto prevede una gestione prevalentemente produttiva che volgerà lo sguardo al settore industriale, a quello commerciale e a quello turistico. Ed è probabile che non mancherà spazio per centri di ricerca.
“Per ora siamo stati contattati da alcuni interessati al sito. Quando riceveremo una proposta che riterremo valida, lo comunicheremo” – ha concluso il primo cittadino.