Un’occasione unica per tutti i gessatesi e non solo la Mostra “Arte in grande”
che l’associazione Il Gelso allestirà nella bella Sala Matrimoni della Villa Daccò a partire dal 13 e fino al 21 gennaio, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00. Aperture straordinarie le domeniche 14 e 21 gennaio e lunedì 15 gennaio in occasione della Festa Patronale di San Mauro Abate.
Le opere esposte saranno tutte in formato maxi e riguarderanno sia i quadri che le fotografie a tema libero realizzate dai soci. I grandi Quadri Storici saranno invece la riproduzione di opere importanti e apprezzate come la Primavera del Botticelli, Giuditta e Oloferne di Caravaggio, La strade degli Innocenti di Guido Reni e il Miracolo dello Schiavo di Tintoretto.
“Il nostro intento è quello di esporre opere storiche e opere moderne in grande formato, 100×50 fino a 150×200, corredate delle necessarie informazioni interpretative. -ha dichiarato Daniele Rubini presidente de Il GELSO- La mostra sarà presidiata dai nostri soci che si renderanno disponibili per il pubblico e per soddisfare qualsiasi chiarimento”.
Protagonista assoluta sarà un’opera del pittore francese Bernard Aubertin (1934-2015) dal titolo “Dessin de Feu” (2009) Fiammiferi bruciati su alluminio. Egli indirizza i suoi studi e le sue ricerche dapprima sul colore rosso inteso, a simboleggiare il fuoco e l’energia, e poi su tele monocrome. Realizza i cosiddetti Tableaux Feu (quadri fuoco) animando tele monocrome rosse con chiodi Tableaux Clous, il fil di ferro Tableaux Fil de Fer, fiammiferi Parcours d’Allumette e svariati altri materiali, dai ceri alle reti di ferro. Tra gli anni 80 e 90 darà vita anche a delle performances in cui egli stesso darà alle fiamme automobili e pianoforti.
La monocromia della sua arte rappresenta il silenzio pittorico, l’arte non ha da dire nulla. L’arte è trasposizione dell’essere, dello spirito e, per tale ragione, non può spiegarsi attraverso segni grafici, parole, forme. Il rosso che egli traspone sulla tela è l’energia dell’anima. L’essere spirituale si rivela attraverso l’arte e nulla più del colore potrebbe rappresentare tale forza. La sua attività artistica si è svolta inizialmente a Parigi, poi dal 70’ a Brest e per lunghi periodi tra Brescia e Verona. Dal 1990 viveva e lavorava a Reutlingen in Germania. Fu tra gli animatori del “Gruppo Zero” di Dusseldorf di respiro internazionale che raggruppava, negli anni 60, giovani artisti che utilizzavano materiali nuovi e nuovi procedimenti artistici uniti ad una grande apertura artistica.
“Era il 19 dicembre del 2010 quando Bernard Aubertin visitò una nostra mostra, presso i locali dello Stalùn, e donò al Gelso la sua opera “Dessin de Feu”.- ha concluso il presidente Daniele Rubini– L’idea di allestire questa mostra è nata un po’ per caso, osservando le gigantografie dei quadri storici che abbiamo in sede. Il confronto e le osservazioni scaturite tra di noi, hanno portato alla decisione di estendere la mostra a pitture e fotografie anch’esse di grandi dimensioni”.
Augusta Brambilla.