CERNUSCO-MARTESANA
CASAPOUND IN UNA PIAZZA, GLI ANTIFASCISTI NELL’ALTRA. LO STRANO POMERIGGIO CERNUSCHESE E DELLA MARTESANA

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È stato un pomeriggio particolare, a tratti anacronistico, quello vissuto ieri nel centro storico di Cernusco. GUARDA IL VIDEO QUI

La presenza annunciata di “CasaPound“, che con un gazebo autorizzato raccoglieva firme per partecipare alle prossime elezioni politiche e regionali, ha scatenato la reazione spontanea di alcuni cittadini che hanno voluto organizzare una contromanifestazione.

Le iniziative del movimento che si ispira ad Ezra Pound stanno creando parecchi malumori nel popolo antifascista e di sinistra della Martesana, tanto che a Cernusco come a Pioltello, non avendo la possibilità di organizzarsi per via del diniego del prefetto che tende a far sì che non si alimentino tensioni, sono stati organizzati raggruppamenti più o meno spontanei di cittadini e militanti antifascisti. Solo la scorsa settimana a Pioltello era andata così (leggi l’articolo)

 

LE DUE PIAZZE DI CERNUSCO A CONFRONTO : CASA POUND IN PIAZZA PADRE GIULIANI, ANTIFASCISTI IN PIAZZA MATTEOTTI (GUARDA IL VIDEO)

Intorno alle 15, in piazza Padre Giuliani, i militanti di Casa Pound hanno iniziato ad installare il loro gazebo. Un gazebo quasi anonimo, senza troppi simboli o bandiere ma con soltanto un tricolore sventolante, un tavolo per raccogliere le firme e qualche volantino con il programma a sostegno della candidatura. Probabilmente una scelta pensata e studiata per non dare troppo nell’occhio, e non creare eccessivo clamore visto anche l’eco mediatico che le notizie dei banchetti avevano suscitato su Facebook. A poche centinaia di metri da loro, in piazza Matteotti, una serie di cittadini, esponenti della sinistra e cittadini antifascisti, si stavano iniziando a riunire in un presidio auto-organizzato. Evocativa anche la scelta della piazza, dedicata al parlamentare ucciso dal regime nel giugno del ’24. A controllare la situazione un nugolo di forze dell’ordine che raramente si era visto in centro a Cernusco; Carabinieri in divisa e agenti della Digos in borghese hanno perlustrato l’isola pedonale per tutto il pomeriggio. Fortunatamente, nessun episodio di violenza è stato registrato come confermato anche dal Comandante della stazione locale Palmieri.

FIRME AUTOREVOLI, TRA TANTI CITTADINI E VOLTI NOTI

Oltre 100 firme in poco più di tre ore. Durante tutta la permanenza in Piazza, il gazebo di Casa Pound è sempre stato accerchiato da un gran numero di persone che hanno voluto lasciare la propria firma, conoscere i referenti locali e confrontarsi sul programma, pochi semplici punti che gli esponenti locali hanno illustrato ai sostenitori. Tra i volti noti della politica locale spicca la presenza dell’ex sindaco di Cernusco Paolo Frigerio. “Non voterò Casa Pound alle prossime elezioni -ha dichiarato alla redazione di fuoridalcomune.it- tutti sanno che sono e rimango un leghista convinto, ma da garantista quale sono voglio sostenere la presenza di altre forze nel rispetto del confronto dialettico e democratico”. Più convinto invece l’ex assessore alla Sicurezza Maurizio Binelli (ex Alleanza Nazionale), che al momento ha escluso una sua candidatura ufficiale, pur sostenendo apertamente il movimento, così come Bruno Genesio, candidato consigliere nelle ultime elezioni comunali nelle liste a sostegno di Paola Malcangio, e le cui simpatie per il movimento di Casa Pound non sono mai state un mistero.

IL PRESIDIO ANTIFASCISTA IN PIAZZA MATTEOTTI

Di certo i volti noti e i tanti cittadini non sono mancati nemmeno in piazza Matteotti dove, come spesso accade, l’antifascismo è riuscito ad unire le anime divise della sinistra cernuschese. Oltre ai membri dell’ANPI locale, rappresentata dalla sua presidente Giovanna Perego, vi erano anche senza sigle partitiche e di appartenenza, i consiglieri PD Rosci, Pozzi, Melzi, Galbiati e Galimberti, l’ex vicesindaco Giordano Marchetti di Vivere Cernusco , il vicesindaco Daniele Restelli, Monica Tamburrini, Rita Zecchini di Sinistra per Cernusco e tanti militanti di PD, Rifondazione Comunista e in generale della sinistra cernuschese. Senza portare in piazza né simboli né bandiere, tutti hanno voluto però impugnare una copia della Costituzione Italiana, come a voler ricordare che l’apologia di fascismo è vietata dalla Carta, e hanno intonato “Bella Ciao”.

MARTESANA: IL FENOMENO CASA POUND ARRIVA IN TUTTA LA MARTESANA.

E’ stato un sabato nero in Martesana soprattutto per le forze antifasciste e di sinistra che si sono viste invadere le piazze a Gessate in via Aldo Moro, a Cologno Monzese in piazza Castello, a Cernusco sul Naviglio e a Brugherio, dove in Piazza Roma, nella mattinata, sono stati allestiti banchetti per la raccolta firme e postazioni per la distribuzione di volantini recanti l’intestazione “Prima l’Italia. Casa, lavoro, stato sociale: prima gli italiani”. Come negli altri comuni, a partire dalle ore 10, anche a Brugherio, non sono mancati i presidi antifascisti a ricordare come la Costituzione italiana sia nata su radici diverse da quelle che vengono espresse sugli elenchi firme apposti sotto i gazebi. Così, su Facebook, il Comitato Lombardo Antifascista replica alla presenza di CasaPound: “La vigilanza e la militanza Antifascista sul territorio continua e dice: fuori fascisti e razzisti dalle nostre città. Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. Ora e Sempre Resistenza!” 

L’APPELLO DELLE SEZIONI LOCALI DELL’ANPI AI SINDACI:  “IMPEDITE MANIFESTAZIONI RAZZISTE, XENOFOBE E NEOFASCISTE NEI VOSTRI COMUNI”

Con una lettera le sezioni ANPI dell’Adda Martesana, hanno chiesto  ai primi cittadini di far sottoscrivere una dichiarazione di riconoscimento dei valori antifascisti a chiunque desideri organizzare manifestazioni in spazi pubblici.
Nelle ultime settimane nell’area della Martesana, e in altre zone della Lombardia e d’Italia, c’è stato un preoccupante proliferare di manifestazioni e presenze antidemocratiche, razziste e xenofobe, quando non apertamente neofasciste, che contrastano con i principi di democrazia, libertà, eguaglianza e dignità che sono il cardine dei valori della Costituzione -si legge nel comunicato stampa-. Per contrastare pericoli neofascisti espliciti o striscianti le sezioni ANPI dell’Adda Martesana chiedono alle amministrazioni locali di non concedere spazi a organizzazioni di ispirazione fascista, razzista e xenofoba, sollecitando chiunque faccia domanda di spazi pubblici a sottoscrivere una dichiarazione esplicita di riconoscimento dei valori antifascisti presenti nella nostra Costituzione”.
Lettera che è arrivata alle case comunali di Basiano e Masate, Bellinzago Lombardo, Bussero, Cassano d’Adda, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Inzago, Pessano con Bornago, Pioltello, Pozzuolo Martesana e Truccazzano, Trezzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Vimodrone.