SEGRATE
NOVEGRO-TREGAREZZO: VIETATA LA VENDITA DI ALCOOLICI E BEVANDE IN VETRO PER ASPORTO IN ORARI NOTTURNI

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Stop alla vendita di alcolici e bevande in vetro per asporto dalle ore 21 alle 7 nelle due frazioni segratesi.

Proprio non ci sta l’amministrazione segratese a passare per il far west, e in seguito a numerose segnalazioni da parte di residenti e cittadini, da venerdì scorso fino al 6 gennaio 2018, sarà lotta dura ad avventori e “tira tardi” che sono soliti sostare nelle piazze con il bicchiere in mano, nelle strade o di fronte ai locali, spesso addirittura oltre l’orario di chiusura.
L’ordinanza arriva a  salvaguardia della sicurezza dei residenti e del decoro urbano, oltre che a situazioni di disturbo alla quiete pubblica che da un po’ di tempo non lasciavano tregua ai cittadini, testimoni talvolta anche di episodi di violenza dettata forse dagli eccessivi fumi dell’alcool, o costretti allo slalom mattutino tra vetri rotti e bottiglie abbandonate.
Questa misura va nella direzione della tutela della sicurezza degli abitanti di Novegro e Tregarezzo, in conseguenza di fatti preoccupanti avvenuti anche di recente – spiega il sindaco Paolo Micheli -. In accordo con il Comando di Polizia Locale abbiamo deciso di porre un freno a queste situazioni di degrado, arginando episodi notturni sfociati anche in lanci di bottiglie verso le abitazioni dei residenti, ed evitando l’abbandono di contenitori e bicchieri di vetro per strada. L’ordinanza è temporanea, scaduto il termine ne verificheremo l’efficacia ed eventualmente potremo rinnovare lo stesso provvedimento o avviare iniziative alternative che garantiscano l’ordine, la salvaguardia e il decoro dei nostri quartieri”.
Via dunque bottiglie e contenitori per asporto di vetro dalle strade ma anche le consumazioni  in piedi all’interno del locali o nelle aree esterne di pertinenza dei pubblici esercizi nell’orario del divieto. 
Vietata la vendita (anche effettuata dai distributori automatici), il consumo e la loro introduzione su suolo pubblico dalle 21 alle 7, pena una sanzione che potrebbe arrivare fino a 500 euro. Una misura sicuramente necessaria e ci si augura anche sufficiente alla risoluzione del problema.