Biglietto ATM a due euro
a partire dal 1° gennaio 2019. La notizia è stata resa ufficiale ieri mattina, venerdì 29 dicembre, dalla giunta del sindaco Beppe Sala riunitasi al teatro del Buratto per definire le linee guida del prossimo triennio di Palazzo Marino.
Una decisione inevitabile, giustificata dal primo cittadino dai nuovi costi di gestione della rete del trasporto pubblico cittadino, l’attivazione della M5 e la costruzione della M4. Così il biglietto urbano ATM dal 2019 passerà da un costo di 1,50€ a 2€, con prevedibili aumenti anche sulle tariffe degli abbonamenti.
LE TARIFFE EXTRAURBANE
Il prezzo era rimasto invariato per otto anni, da quando la giunta di Pisapia aveva portato il biglietto da 1€ a 1,50€ e negli anni non sono mancati aumenti sulle tariffe extraurbane, ovvero quelle che riguardano i tragitti nel territorio della Martesana, così come il raggiungimento delle aree di Assago, Rho Fiera e Sesto San Giovanni. Raggiungere Milano oggi per i cittadini della Martesana ha un costo a biglietto variabile tra 1,90€ e 3,10€, e già tempo fa si era chiesto che venisse stabilita una tariffa unica per tutta la zona. Ma oggi ci si chiede: anche le tariffe extraurbane subiranno un aumento dal 2019?
LA SPIEGAZIONE DI SALA
Per il momento il sindaco Sala non ne parla e giustifica questa revisione del prezzario ATM affermando che “il trasporto pubblico di Milano costa 826 milioni l’anno, di questi 390 milioni vengono coperti da biglietti e abbonamenti. Il resto dovrebbe essere coperto dai contributi che il goverso eroga attraverso la Regione, ma la Lombardia non è riuscita in questi anni a farsi riconoscere il dovuto”. Ha inoltre aggiunto che nelle grandi città internazionali i servizi sono servizi di qualità e il prezzo ne deve tenere conto.
MILANO LA PIU’ CARA D’ITALIA E TRA LE PIU’ COSTOSE D’EUROPA
Peccato che con questa decisione Milano diventerà la città con i mezzi pubblici più cari d’Italia: a Roma e a Torino il biglietto urbano costa infatti ancora 1,50€, a Napoli 1,10€ e a Bari 90 centesimi. Ma non solo. Milano si classificherà tra le città con i mezzi pubblici più costosi d’Europa, raggiungendo Vienna e lasciandosi precedere soltando da Berlino (2,80€) e Londra (2,40£). Mentre la spesa a Parigi e Madrid è rimasta pari a 1,80€ e 1,50€.
LA REAZIONE DEI CITTADINI SUI SOCIAL
Decisamente contrariati, i cittadini insorgono sui social. C’è chi commenta che l’aumento del prezzo del biglietto è una contraddizione all’invito ad usare i mezzi pubblici anziché le auto per diminuire l’inquinamento. Chi afferma che l’aumento sarebbe giustificato se si aumentasse anche la qualità e la frequenza del servizio. Oppure si potrebbero aumentare i controlli e fare in modo che tutti pagassero il biglietto e questo forse non renderebbe necessario il rincaro. E chi infine suggerisce di dare ai giovani milanesi una tessera gratuita fino ai 20 anni per viaggiare con ATM.
L’ULTIMA SPERANZA
Tante le polemiche, ma l’unica speranza affinché il biglietto urbano non aumenti è nelle mani della Regione Lombardia. “Se la Regione infatti collaborasse –ha affermato Sala- si potrebbe trovare un’alternativa per evitare questa decisione”.
Greta Beretta