LETTURE CHE SCALDANO IL CUORE
SOTTO L’ALBERO NON DIMENTICATE DI METTERE DI METTERE UN BUON LIBRO

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Che sia un tuffo nel passato o uno sguardo al futuro, una storia d’amore o d’avventura, romanzo italiano o letteratura straniera e che siate da soli o in compagnia il piacere della lettura è sempre un percorso magico e affascinante.

Lo è ancora di più nel caldo tepore di casa, sotto le coperte o sorseggiando una tazza di tea caldo seduti comodamente in poltrona, magari vicino agli affetti familiari in queste fredde giornate invernali.

Ecco il secondo appuntamento con la rubrica “letture che scaldano il cuore”, a cura della redazione di Fuoridalcomune.it, con una selezione di libri che per questa occasione potranno essere messi sotto l’albero di natale, perché in fondo si sa: a regalare un libro non si sbaglia mai!

Che cosa chiamiamo casa? Casa è dove abbiamo i nostri affetti, dove ci porta il cuore, dove il destino alla fine ci porta a stare”. Per Joan London(1948) scrittrice australiana vincitrice del Patrick White Award nel 2015, il senso di questo pensiero è racchiuso nel libro “L’età dell’oro” (Ed. E/O 2017).  Bella storia di amicizia e di amore che il protagonista, Frank Gold sfuggito all’Olocausto in Ungheria e approdato con la famiglia in Australia tra gli anni 50’ e 60’, vive nonostante si sia ammalato di poliomielite. Viene ricoverato al Golden Age e qui incontra prima l’amico Sullivan e poi Elsa, la sua musa, e nonostante la grave malattia e l’allontanamento dalla famiglia, vive giorni sereni.  Un romanzo corale, emotivo e sincero, che cela sentimenti e emozioni nascoste e riesce a toccare temi importanti come la malattia, la morte, il distacco, la paura.

Elisabeth Strout, autrice statunitense nata a Portland nel 1958, vive da 30 anni a New York. Ha vinto il Premio Pulitzer nel 2009 con il romanzo ‘Olive Kitteridge’, nel 2010 il Premio Bancarella e il Premio Mondello nel 2012. “Amy e Isabelle” (Ed. Fazio 2000)  è il racconto  del rapporto di una madre, Isabelle, con la figlia, Amy, e  di un confronto che modificherà per sempre le loro vite. Siamo a Shirley Falls una cittadina anonima della provincia americana che pare essere una periferia del mondo, in un’estate torrida, e le protagoniste sono al di là del  legame di sangue l’una per l’ altra tutto l’universo affettivo. Isabelle, ancora giovane, tenta di celare un passato misterioso e Amy, timida adolescente, ha un segreto che non riesce a nascondere. Il loro mondo crollerà violentemente all’improvviso e niente sarà più come prima. Un rapporto tra madre e figlia che tocca le incomprensioni, le tensioni, le distanze, gli affetti e che ben rappresenta i legami affettivi e la paura di amare.

Kazuo Ishiguro (1954) scrittore giapponese naturalizzato britannico è il vincitore del Premio Nobel per la letteratura del 2017. Il suo ultimo libro “Quando eravamo orfani” (Ed. Einaudi 2017) è ambientato a Shangai, inizio Novecento, e narra la vicenda di Cristopher Banks, figlio di un commerciante dell’oppio tra Cina e Inghilterra e di una madre che si batte per i diritti. Adulto, nella Londra  anni Trenta, è diventato un famoso detective che però non trova pace finché  non avrà risolto il delitto della terribile sparizione dei suoi genitori. A ritroso nel tempo, tra due mondi diversi, troverà la verità. Un romanzo che mette al centro il tema della memoria e delle radici e intreccia sapientemente oriente e occidente.

“Eppure cadiamo felici” (Ed. Einaudi 2017) è il romanzo sulla scuola e sugli adolescenti di un prof speciale, Enrico Galliano (1977), insegnante di lettere che è stato nominato nella lista dei migliori cento professori d’Italia.

E’ la storia di Gioia che, nonostante il suo nome esprima allegria e vitalità, è soprannominata dai compagni ‘Maiunagioia’. Lei non è come loro e tra di loro non si sente al suo posto, ha una sola passione: collezionare parole di tutte le lingue del mondo, parole intraducibili. Incontra Lo che nascosto sotto il cappuccio di una felpa gioca a freccette da solo in un bar chiuso. Con lui si sente compresa per la prima volta in vita sua e quando egli scompare misteriosamente sarà solo Gioia in grado di ritrovarlo perché, tra i mille indizi che il ragazzo ha lasciato, bisogna riconoscere tutti i significati del verbo amare. Un romanzo che insegna che a volte basta essere in due perché le emozioni non facciano più paura.

Augusta Brambilla