CASSINA DE’ PECCHI
“QUESTO PGT E’ DA CAMBIARE”. LA PROPOSTA DELL’ASSESSORE PERO’ NON TROVA RISCONTRO NELLA GIUNTA

Sandro Medei
Sandro Medei
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Non sembra aver trovato il riscontro che sperava la proposta dell’assessore all’Urbanistica del comune di Cassina Sandro Medei di rivedere il vecchio P.G.T. (Piano di Governo del Territorio).

Quel P.G.T. che lo stesso Medei e il resto della giunta Mandelli si erano affrettati di approvare appena insediati, e che aveva il chiaro intento di salvaguardare il verde e fermare la cementificazione selvaggia, oggi avrebbe bisogna di una modifica, almeno a detta dell’assessore responsabile.

Sin dal primo giorno di governo di questa Amministrazione, l’obiettivo primario è stato quello di redigere il PGT in tempi brevissimi per evitare il commissariamento da parte della Regione Lombardia – spiega Medei Le linee guida erano chiare e ben definite: zero consumo di suolo, riqualificazione e recupero del Patrimonio pubblico e privato, miglioramento del sistema di viabilità, riduzione delle volumetrie residue in alcuni quartieri per evitare che altre ville venissero trasformate in palazzine di tre o quattro piani. Ma se da un lato non un metro quadro di area verde è stato cementificato, è anche vero che molte delle opere pubbliche non siamo riusciti a riqualificarle.”

E non erano di certo pochi i lavori che la Giunta aveva, con premura, inserito nel P.G.T. Le opere pubbliche più importanti erano: l’ampliamento del cimitero di Camporicco, la realizzazione di una rotatoria in via Roma all’incrocio con via Vittorio Veneto, la realizzazione del prolungamento di via Mazzini fino all’incrocio con via Roma, la riqualificazione del centro, la ristrutturazione degli edifici pubblici (ex scuola ed ex caserma dei vigili) situati nell’area del municipio, la realizzazione dell’Area feste a Sant’Agata e il recupero della Cascina Bindellera.

Dopo quasi due anni dall’approvazione del piano, tra tutte queste opere pubbliche solo la rotonda di via Roma ha visto la luce. A tutto ciò vanno aggiunte le aree private dismesse che non sono state riqualificate come l’ex albergo di via Marconi e la ex Mabater. “Senza alcun tipo di entrata derivante da oneri di urbanizzazione – commenta Medei diventa complicato riuscire a fare grandi lavori.

E’ necessario, a mio avviso, rivedere alcuni dei vincoli imposti nel piano con l’obiettivo di agevolare l’iniziativa degli operatori privati. Molti privati erano interessati a finanziare progetti di riqualificazione di alcune aree ma le nostre condizioni erano troppo strette e non siamo scesi a patti. Questo ci fa grande onore, però non ci ha permesso di realizzare opere di vitale importanza per i cittadini senza dover ricorrere a onerosi mutui, per questo credo che sia necessario rivedere il piano”.

Non un passo indietro dunque ma un passo di lato, per agevolare chi vuole investire denaro nel patrimonio residenziale, fornendo indirettamente i fondi per sistemare il patrimonio pubblico. Uno di questi esempi è proprio l’area dell’ex albergo di via Marconi che il proprietario era disposto a sistemare ma, sul quale, non si è riusciti a trovare un accordo che soddisfacesse entrambe le parti.

Non rinnego il lavoro fatto – conclude Medei – ma ritengo che dopo avere raggiunto il primo obiettivo di redigere un piano che, a differenza di quello, per fortuna fallito, della precedente amministrazione, tenga in considerazione la tutela del territorio, sia necessario avviare una seconda fase attraverso la quale predisporre uno o più tavoli di confronto con i cittadini e gli operatori privati per arrivare ad avviare l’iter di  variante del Piano di Governo del Territorio con l’obiettivo di gettare le basi per un rilancio dello sviluppo urbanistico di Cassina de’ Pecchi senza mai perdere di vista il tema della tutela del territorio ma evitando di ritrovarci accerchiati dalle aree in degrado.”