BRUGHERIO
UNA MOSTRA ITINERANTE PER RICORDARE L’ARTISTA MAX SQUILLACE

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Innanzi tutto, l’emozione! (…)” scriveva Gaugin, a proposito dell’arte. Ed è proprio delle emozioni generate da un grande artista contemporaneo che si parlerà a Brugherio dall’11 novembre al 3 dicembre, quando, presso le sale di Palazzo Ghirlanda Silva (via Italia 27) e della Fondazione Luigi Piseri, (via XXV aprile 61) la città ospiterà la mostra dedicata a Max Squillace e alla sua produzione artistica, composta da sculture in bronzo e in pietra, gessi, terrecotte, disegni, filmati e molto altro. Non è la prima volta che il Comune si mostra sensibile all’arte: la tradizione di mostre è ricca, ultima in termini cronologici quella inaugurata esattamente un anno fa e dedicata a Filippo De Pisis, della quale avevamo parlato qui.

BIOGRAFIA

Max Squillace, classe 1946, è nato a Zinga, in provincia di Crotone. Trasferitosi a Milano nel 1963, frequenta il Liceo Artistico di Brera e successivamente l’Accademia di Belle Arti. A soli ventuno anni inizia a lavorare per la Rai realizzando animazioni per spot pubblicitari, mentre nel tempo libero si dedica alla scultura in bronzo, ciò per cui maggiormente verrà ricordato. In questo periodo si trasferisce a Brugherio, dove dà vita alla Comunità d’Arte in Villa Sormani. Non ha ancora trent’anni quando, nel 1975, ottiene la sua prima commissione pubblica: si tratta di una serie di cinque pannelli destinati alla facciata del municipio di Ornago. Il monumento al Bersagliere per Melzo viene realizzato solo un anno dopo, e a questo seguono molte altre committenze per monumenti pubblici, come quello al Donatore di sangue per l’Avis di Brugherio. La consacrazione all’estero non si fa attendere troppo: l’operato di Squillace viene infatti esposto presso la galleria Art 54 di New York grazie al gallerista Marion Duteurtre.
L’artista scompare prematuramente nel 2015.

LA MOSTRA

L’esposizione, visitabile presso la Galleria Esposizioni di Palazzo Ghirlanda Silva e, in parte, presso la Fondazione Luigi Piseri, è un vero e proprio viaggio attraverso la produzione di Squillace, che si pone come testimonianza sia della varietà che della mantenuta coerenza linguistica della sua opera.
La mostra, realizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione senza scopo di lucro Heart – Pulsazioni Culturali grazie al contributo di Armando Fettolini, Simona Bartolena e della famiglia Squillace, presenterà una selezione di opere di piccole e medie dimensioni provenienti dall’archivio dell’artista e da collezioni private, ricordando lo scultore anche come creativo pubblicitario. Il punto di vista didattico è stato preso seriamente in considerazione dai curatori, che hanno inserito approfondimenti relativi all’utilizzo dei materiali, alle tecniche di lavorazione e al processo creativo di un artista in grado di impiegare con grande disinvoltura qualsiasi supporto.
L’iniziativa ha un’interessante particolarità: la possibilità, attraverso l’itinerario segnalato in città, di riconoscere e visitare le opere dell’artista per le vie di Brugherio, con l’aiuto di una guida pieghevole sulla quale verranno indicate le loro posizioni. Per goderne attraverso le competenze della curatrice Simona Bartolena, solo su prenotazione, sarà possibile presentarsi per una visita guidata domenica 19 novembre a partire dalle ore 15.30.
Per visitare la mostra, gli orari sono i seguenti: dal martedì al sabato dalle 15 alle 19, e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

Sono stati molti gli artisti che hanno contribuito a scrivere il racconto di una città che da più di mezzo secolo coltiva arte e bellezza – ha riferito Laura Valli, assessore alle Politiche Culturali –Un racconto a cui Max Squillace, attore e protagonista di questo fermento creativo, ha impresso segni indelebili sulla pelle della nostra città. (…) A lui, quindi (artista appassionato e passionale, la cui mano e il cui stile inconfondibili hanno segnato Brugherio e la Brianza, per poi imporsi sulla scena internazionale) non poteva che essere dedicata la prima mostra dopo quella di De Pisis. A Max Squillace e alla sua famiglia, che ha gentilmente messo a disposizione le opere in mostra, va quindi il nostro grazie e la nostra riconoscenza per averci ancora una volta ricordato che, come diceva Renoir, ‘La douleur passe, la beauté reste’”.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa è possibile contattare il numero 039-2893214 o scrivere all’indirizzo cultura@comune.brugherio.mb.it.