La sola parola aviaria mette i brividi ricordando la spaventosa epidemia che nel 2004 colpì largamente la pollicoltura mondiale. Ieri il virus, che diventa pericoloso per l’uomo solo in rarissimi casi, è stato riscontrato in un allevamento rurale di Cernusco. Il focolaio è stato individuato su segnalazione dell’allevamento stesso che, dimostrando attenzione allo stato degli avicoli, ha chiesto un approfondimento da parte di Ats (Agenzia di tutela della salute) su alcuni volatili. L’intervento tempestivo del dipartimento veterinario ha effettivamente riscontrato la presenza del virus e, come previsto da protocollo predisposto dal Ministero della Salute in casi come questo, ha subito proceduto all’abbattimento degli animali con smaltimento degli stessi come previsto dalla normativa. Subito dopo sono state messe in atto tutte le azioni igienico-sanitarie previste in casi come questo quali la disinfezione dei luoghi in cui erano ospitati gli animali e lo smaltimento di mangimi e lettiere. Tempestivo anche l’intervento del comune di Cernusco che scrive: ” La zona intorno a Cernusco sul Naviglio – come si legge in una nota – non presenta una vocazione agricola prevalente, quindi non sono stati emessi altri tipi di provvedimenti se non quelli previsti dalla normativa quali, ad esempio, un incremento dei controlli e la trasmissione della comunicazione alle aziende agricole del territorio delle prescrizioni previste dal caso. Nel nostro Paese, dove l’uomo non vive costantemente e a strettissimo contatto con gli animali ammalati, non vi sono rischi“. Nessun allarmismo dunque e nessun pericolo per tutti i divoratori di uova e petti di pollo della Martesana.