SEGRATE
APE D’ORO 2017: SVELATI I NOMI DEI CITTADINI BENEMERITI

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Anche quest’anno la Commissione esaminatrice ha scelto i cinque cittadini che sabato 9 settembre saliranno sul palco dell’Auditorium del Centro Culturale Verdi, a Segrate, per ricevere l’Ape d’Oro 2017, nota benemerenza civica segratese.

“Abbiamo scelto persone che con la loro vita e le loro azioni sono state testimoni per gli altri. Solo raccogliendo i loro esempio e facendoci testimoni a nostra volta, è possibile sperare di cambiare la società, in qualunque ambito ci troviamo a lavorare o vivere” ha spiegato il sindaco Paolo Micheli.

Compito non facile per la Commissione, che li ha scelti tra una rosa di 30 candidature.

“La nuova collocazione della cerimonia all’interno della Festa Cittadina, che per anni si è tenuta in primavera, ci è sembrata logica e del tutto naturale perché arricchisce il programma della Festa e le dà una cornice che ne sottolinea ulteriormente il significato: la nostra città in festa – ha dichiarato Micheli -. Quest’anno in particolare le candidature arrivate sono state tante. Questo significa che la benemerenza civica è sentita positivamente da moltissimi segratesi, ancor più significa che sono tante le persone a Segrate che si sono comportate nella loro vita nei campi più diversi in modo esemplare e tale da godere della stima, dell’ammirazione e del riconoscimento dei loro concittadini”.

CHI SONO LE API D’ORO

Sara Crippa
Quella di Sara è una storia luminosa, piena di speranza e di luce. Sara Crippa era una ragazza solare e piena di vita, voleva aiutare chi aveva meno ed era meno fortunato. Aveva una passione infinita per il servizio verso il prossimo, passione innata che aveva sviluppato sin da piccola partecipando alle attività del gruppo scout Segrate 1° dove ha acquisito consapevolezza delle sue doti, imparando quanto è importante il servizio. Sara quando ci ha lasciati nel giugno scorso a soli 40 anni era in Nepal, dove partecipava a un progetto di cooperazione internazionale, un’attività alla quale aveva generosamente dedicato tutta la sua vita passando lunghi periodi soprattutto in paesi dell’Africa equatoriale. Sara ha fatto suoi valori parole chiave come: tenerezza, accoglienza e famiglia e come operatrice di pace, si occupava di mettere in moto processi di cooperazione affinché le comunità si avviino ad una autonomia di vita. Sicuramente Sara ha contribuito con il suo lavoro, coadiuvata dal marito, a far crescere il nome e l’eccellenza della città e potrà essere di esempio per i nostri giovani.

sara crippa

Motivazione
Per aver contribuito con determinazione e coraggio attraverso il suo lavoro a far crescere il nome e l’eccellenza della città di Segrate nel mondo della solidarietà e della cooperazione internazionale facendosi esempio per tutti di operatrice di pace nell’aiuto dei più deboli.

 

Fioravante Pisani
Fioravante Pisani,  classe 1930, risiede dal 1970 a San Felice, dove ha dedicato gran parte della sua vita a un costante e prezioso impegno nel volontariato sociale. Con la moglie Maria Cristina, fin dai primi anni di residenza nel quartiere, si è fatto promotore di iniziative di aggregazione che ancor oggi sono un vanto per la frazione: la Biblioteca ‘Scighera’, oggi parte del più ampio Sistema Bibliotecario Milano Est, il cinema parrocchiale ‘Sanfelicinema’ e i Comitati di Quartiere. Fioravante Pisani, medico di professione, apre a San Felice uno studio presso la Torre 2, diventando quello che si potrebbe definire il medico condotto del quartiere. L’attenzione per il prossimo e il grande senso civico lo spingono a coinvolgere alcuni amici alla costituzione di un club di “servizio”: nel 1975 nasce il Lions Club Segrate San Felice di cui è il primo presidente. Club tuttora esistente con il nuovo nome di Lions Club Segrate Milano Porta Orientale, a seguito della fusione nel 1989 con l’allora club femminile ‘Lioness Club Segrate Borromeo’. Il primo atto significativo del nuovo Club è la creazione nel marzo 1990 dell’Accademia della Terza età e del Tempo libero. Associazione ancor oggi viva e molto attiva in città. La comunità segratese ricorda il ruolo fondamentale del Lions Club, e in particolare di Fioravante Pisani, nel coordinare i rapporti tra il Comune e il Liceo Machiavelli per l’ormai tradizionale Premio dedicato al Nobel Renato Dulbecco. Nell’attività di Fioravante Pisani c’è anche una parentesi politica: viene eletto consigliere comunale nel 1975 e nel 1985. Durante l’amministrazione del sindaco Carlo Cucca, per i primi due anni è vicesindaco con delega ai Servizi Sociali, Igiene e Sanità. Si attiva per creare il servizio di Protezione Civile e di ambulanza delle Misericordie di Segrate.

fioravante pisani

Motivazione
Per aver dedicato gran parte della sua vita a un costante e prezioso impegno nel volontariato sociale facendosi promotore di iniziative tuttora vanto e risorsa per Segrate e per essersi distinto come amministratore pubblico al servizio della comunità.

 

Jacopo Munegato
Jacopo Munegato, classe 1988, vive a Segrate dal 2005. Ovvero un anno prima della nascita di quella che, grazie a una grande determinazione, diventerà la sua più grande passione: il nuoto. Jacopo è affetto da disturbo della relazione e della comunicazione iscrivibile all’interno dello spettro autistico e fino al 2006 non aveva mai nuotato perché aveva paura dell’acqua, un “limite” che la sua affettuosissima famiglia decise che doveva essere superato. Detto e fatto. Prima l’iscrizione nella piscina di Novegro, poi in quella del Malaspina Sporting Club e l’anno scorso le prime bracciate nella vasca di Segrate. Ad aprile del 2016 inizia la sua avventura con l’associazione Silvia Tremolada di Monza che lo fa partecipare alle prime gare. Ed è la scoperta di un campione: dopo soli tre mesi arrivano il primo oro, un argento e un bronzo nei 25 metri stile dorso e nella staffetta mista del torneo Marco Dall’Oro a Monza, successi che permettono a Jacopo di qualificarsi per i Giochi regionali Special Olympics che si sono svolti quest’anno a maggio proprio nel capoluogo brianzolo. Alle gare Jacopo giunge primo nei 50 stile libero, secondo nel dorso, sempre sulla distanza dei 50 metri, e terzo nella staffetta 100 metri misti. Forte dei piazzamenti regionali, lo scorso luglio partecipa ai Giochi nazionali Special Olympics di Biella, alzando di molto l’asticella dell’agonismo. Ma anche qui Jacopo si distingue per la sua grande determinazione e capacità, conquistando un oro nella staffetta mista 100 metri e un argento nei 50 metri dorso. Medaglie che sono la consacrazione della nascita del campione segratese.

jacopo munegato


Motivazione
Per il suo percorso, esempio di costanza, sacrificio, fiducia, volontà e forza di determinazione che lo hanno portato con tenacia e capacità a raggiungere importanti traguardi sportivi e di vita con l’aiuto della sua affettuosa famiglia dimostrando a tutti che non esistono limiti invalicabili.

Luigi Naldini
Nato a Torino nel 1959, sposato con 2 figli, Luigi Naldini si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino e ha conseguito, dopo un periodo di perfezionamento negli USA, il dottorato di ricerca. In seguito, durante la permanenza al Salk Institute di San Diego, sviluppa a partire dal virus HIV i vettori lentivirali per la terapia genica, pubblicando un articolo tra i più citati della rivista Science. Dopo aver perfezionato la tecnologia dei vettori per un utilizzo sicuro ed efficace, nel 1998 torna in Italia, prima a Torino presso l’Istituto per la Ricerca sul Cancro di Candiolo e dal 2003 al San Raffaele di Milano, come professore dell’Università Vita Salute San Raffaele e, dal 2008, Direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica, dove vengono avviate le prime sperimentazioni al mondo di terapia genica per alcune gravi malattie genetiche quali la Leucodistrofia Metacromatica e la Sindrome di Wiskott Aldrich. I bambini trattati finora hanno avuto un sostanziale beneficio dalla terapia genica che, quando somministrata precocemente, previene l’esordio della malattia e consente un normale sviluppo, quando invece il decorso sarebbe stato letale in assenza di trattamento. Il Prof Naldini ha pubblicato 247 articoli su riviste scientifiche internazionali citati più di 32.000 volte, è inventore di 16 famiglie di brevetti internazionali, ed e’ stato chiamato a partecipare come esperto al Comitato di Studio sull’Editing Genetico dell’Accademia delle Scienze USA e al Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio. Recentemente ha fondato con il San Raffaele la startup Genenta Sciences per l’applicazione della terapia genica ai tumori e ha ricevuto numerose onorificenze, tra cui il Premio Sapio per la Ricerca Italiana, il Premio Gili Agostinelli dall’Accademia delle Scienze di Torino, il Premio Jiménez Díaz dalla omonima Fondazione, l’Outstanding Investigator Award dalle Società Americana ed Europea di Terapia Genica e Cellulare, di cui è anche stato presidente, la laurea honoris causa in Medicina dalla Libera Università di Bruxelles, e il premio Van Beutler dalla Società Americana di Ematologia.

luigi naldini

Motivazione
Per il suo straordinario impegno di ricercatore nel trovare la cura di alcune malattie genetiche rare portando la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l’applicazione della terapia genica.

 

Giancarla Dalla Mora
Ci sono persone per le quali parole come: lavoro, mansioni, tempo libero, passione, occupazione, pensione… si fondono in un’unica vocazione tutta orientata a dare vita a un quotidiano che è un susseguirsi di sorrisi, di cortesia e di attenzione continua per l’altro. Giancarla dalla Mora è una di queste persone. Classe 1930, ha iniziato a lavorare presso il Comune di Segrate nel 1975 come infermiera dedicata al servizio anziani, qualifica trasformata nel 1990, fino al pensionamento, in collaboratore domiciliare per l’assistenza alle persone inferme. Durante tutta la sua attività lavorativa Giancarla Dalla Mora si è distinta per per le sue doti umane, la sua affidabilità, la simpatia, la cortesia, la disponibilità e il costante buon umore che l’hanno resa a Segrate una figura popolare e conosciuta da tutti con l’affettuoso appellativo “Carlona”. Anche dopo il pensionamento Giancarla ha continuato con grande dedizione la sua attività, in particolare continuando ad assistere le persone più anziane.

giancarla dalla mora

Motivazione
Per aver dedicato con passione, affetto e pazienza la sua intera vita ai più deboli e agli anziani, alleggerendone con professionalità, leggerezza e simpatia le difficoltà quotidiane, costituendo nel tempo un importante punto di riferimento per tutta la comunità segratese.