L’immigrazione è “una materia di esclusiva competenza statale“. Con queste parole il Prefetto di Milano Luciana Lamorgese ha stroncato l’ordinanza anti-immigrati promossa dal sindaco di Cologno Monzese, Angelo Rocchi, e ripresa anche da altre amministrazioni locali come Inzago, Cambiago e Trezzo.
Una bocciatura su tutta la linea che non sembra lasciare spazio a possibili appelli o ricorsi. Non vi erano infatti, secondo il Prefetto, i criteri di urgenza e pericolo tali da giustificare l’iniziativa dei sindaci che vengono invitati alla “leale collaborazione”.
Illegittime dunque anche le sanzioni evocate e l’obbligo di comunicare al Comune da parte di proprietari di immobili che accolgono i migranti, tutto questo infatti, come si legge nella lettera prefettizia, violerebbe il principio di segretezza dei bandi pubblici. Dura lex, sed lex (“La legge è dura ma è la legge”) dicevano i Latini anche se dai piani alti del Carroccio non sembra ci sia la volontà di ritirare le ordinanze.