Sarà inaugurata sabato 30 settembre, alle ore 17.30, presso la Villa Casati di Cologno Monzese la mostra di scultura di tre artisti molto noti in Martesana: Osvaldo Amatruda, Marcello Ciuti e Valerio Nava. L’inaugurazione verrà accompagnata dai suoni dello strumento musicale ‘Hang’, suonato dal musicista Francesco Confalonieri.
La mostra, organizzata dalla Pro Loco cittadina, con il patrocinio del Comune, sarà ad ingresso libero e resterà aperta fino all’8 ottobre 2017, con i seguenti orari:
Dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00
Il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
GLI SCULTORI
OSVALDO AMATRUDA
Scultore autodidatta nato a Foggia e residente a Cologno Monzese dal 1972. Ha scoperto la passione per la lavorazione hobbistica del legno da adolescente, frequentando il laboratorio di falegnameria di suo padre. La passione, assopita per decenni, è riemersa alla vista di un ciocco di ulivo accatastato come legna da ardere in quel di Vico del Gargano e gentilmente regalatogli. Da quel momento ha realizzato delle sculture partendo da rami secchi, prevalentemente di ulivo, avendo come tema l’esaltazione della figura femminile.
Con semplici attrezzi e poco spazio, si è ritagliato un po’ di tempo libero alla sua personale gratificazione nella realizzazione delle sue sculture. Il legno di ulivo è il suo preferito in quanto comunica delle emozioni, sia alla vista che al tatto, per le bellissime venature che parlano del suo vissuto.
Scolpire il legno gli permette di far emergere la simbiosi tra l’ideare ed il rivelare le forme in esso contenute.
MARCELLO CIUTI
Esprime la sua creatività attraverso la pittura, il disegno e la particolare tecnica di incisione di piccole pietre. L’ultima sua sperimentazione è l’incisione di legno marino. Piccoli legni, puliti e consumati dall’acqua e dal sale, raccolti sulle spiagge del mare Adriatico, che hanno attratto la sua attenzione per la bellezza delle loro forme. Dal dialogo con essi sono scaturite le opere esposte.
VALERIO NAVA
Nato a Vimodrone nel 1955. Di professione artigiano fabbro, gestisce a Vimodrone, col fratello Carlo, una piccola azienda con più di 60 anni di attività. Fondata dal papà Francesco e dallo zio Guido, l’azienda ha inizialmente sviluppato una produzione artistica con lavori classici, per
arrivare a realizzare opere e sculture moderni su disegno. La forgiatura del ferro con fucina manuale a carbone rimane il punto forte della tradizione; vengono inoltre date forme alle lamiere con tecniche a caldo o a freddo e scolpiti blocchi di ferro mediante smerigliatura (asportazione di parti di metallo con l’aiuto di utensili elettrici e attrezzi manuali). Con l’esperienza si è introdotto l’uso di diversi metalli come rame, ottone e acciaio inox. Per dare valore alle sue opere, l’autore è sempre alla ricerca della modernità e del confronto con tematiche attuali.
Nel 2011, 2013 e 2017 a Stia (Arezzo) ha partecipato alla Biennale Europea d’Arte Fabbrile. Nel 2013 a Milano in via Savona ha partecipato al Fuori Salone del Mobile. Sue opere si trovano a Desenzano e Gerusalemme.