Il progetto di ampliamento del centro commerciale Carosello torna a far parlare di sé. Risale al 21 settembre la dichiarazione rilasciata da Rita Zecchini e Monica Tamburrini del Gruppo Consiliare ‘La Città in Comune – Sinistra per Cernusco’ che, oltre a ribadire la contrarietà alla realizzazione del progetto, si pone degli interrogativi riguardo la chiarezza delle informazioni rilasciate dall’amministrazione comunale.
“Dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo in Consiglio comunale lo scorso 1° febbraio, – hanno spiegato – dall’amministrazione comunale (vecchia e nuova) non sono state più fornite informazioni sull’iter di ampliamento del Centro commerciale Carosello. Anche in campagna elettorale il tema è stato volutamente occultato da chi oggi siede sui banchi della maggioranza. Le uniche notizie sono circolate grazie all’ostinato lavoro di indagine e di controllo di comitati e associazioni che si oppongono a questo progetto”.
La conseguenza di queste rimostranze sollevate dalle esponenti del Gruppo Consiliare è l’interpellanza che è stata presentata al Sindaco e all’Assessore del Territorio, per chiedere di essere messi a conoscenza della situazione, quali atti sono stati assunti dalle istituzioni interessate da febbraio in poi, se è intenzione dell’Amministrazione proseguire con l’intervento e, in tal caso, a che punto si è arrivati.
“Vogliamo anche sapere che risposte sono state fornite all’associazione Bene Comune Cernusco in seguito alle segnalazioni effettuate sulle irregolarità riscontrate nella documentazione presentata da Eurocommercial ai Comuni di Carugate e Cernusco s/N.” hanno continuato.
Le preoccupazioni del Gruppo riguardano anche l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini che un’approvazione del progetto potrebbe avere, non ultimo il problema dell’aumento del traffico.
“Al di là della retorica green in voga tra i promotori del progetto (vedi la pagina facebook ‘Insieme per crescere’ alias Eurocommercial, agglomeramento di ipocrisia e di banalità sulla ‘magnifiche sorti e progressive’ dell’ampliamento), tutta l’operazione sembra gestita in modo poco trasparente, senza il necessario coinvolgimento della cittadinanza dei comuni interessati e senza chiarezza sulla posizione di Regione Lombardia e del Presidente Maroni, che continuano a predicare bene ma a razzolare malissimo, proprio in tema di commercio locale e consumo di suolo. C’è bisogno di chiarezza, di corretta informazione e di partecipazione”.