GESSATE
SITUAZIONE INVIVIBILE A CASCINA GNOCCO. I RESIDENTI INVIANO UN ESPOSTO ALL’ARPA

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“Siamo stati sotterrati!” E’ con queste parole e con questo appello che i residenti di Cascina Gnocco e di via Mazzini a Gessate hanno ripreso con forza a far sentire la loro voce e la loro rabbia e hanno sottoscritto e inviato un esposto, mercoledì 2 agosto,all’ARPA Lombardia, alla Prefettura di Milano, al sindaco di Gessate, a Città Metropolitana, al comando dei Carabinieri di Gorgonzola.

L’intento delle 35 famiglie firmatarie è stato quello di spiegare i loro disagi e chiedere agli enti interessati, Arpa Lombardia e Città Metropolitana, che vengano prese tutte quelle misure atte a rendere vivibile questa zona di Gessate, attraversata dalla variante della SS11 ex Padana, che dall’8 marzo scorso, giorno della sua apertura al traffico veicolare e pedonale, non ha più avuto pace.

“Noi ci siamo attivati ora perché la Città Metropolitana ha dichiarato la chiusura dei lavori e ciò comporta che qualsiasi intervento di miglioria che venga riconosciuto debba passare attraverso nuovi bandi di gara che non farebbero altro che allungare ancora i tempi della loro esecuzione – ha dichiarato Assunta Squillace, residente a Cascina Gnocco -. Il nostro esposto, sottoscritto nominativamente  da 40 residenti, ha ben illustrato  la situazione di estrema criticità in cui viviamo e le motivazioni per le quali abbiamo richiesto l’intervento urgente dei gestori e di Città Metropolitana, che ha in capo l’opera, e al vice sindaco con delega alla mobilità Arianna Censi che si è sempre mostrata disponibile”.

L’esposto, infatti, così recita: “della mia attuale situazione e di qualsiasi danno alla mia salute psico-fisica che si possa manifestare in futuro ritengo responsabili tutti gli organi di competenza che hanno ignorato in fase di progettazione e realizzazione e che ignoreranno questo reale e grave problema”.

“Noi chiediamo che vengano realizzate le barriere antirumore per ovviare all’inquinamento acustico che è diventato intollerabile, che vengano posizionati degli autovelox fissi per educare gli automobilisti al rispetto del limite che è di 50 km orari e che oltretutto avrebbero impatto positivo sull’asfalto fonoassorbente, che il semaforo attuale non sia più fisso sul giallo ma che regoli l’attraversamento del pedone in tutta sicurezza – ha sottolineato Assunta Squillace -.  La situazione è drammatica e invivibile e nonostante i ripetuti solleciti sino ad oggi nulla è stato fatto perché ciò cambiasse in meglio e, dopo 4 mesi di traffico a pieno regime, siamo ancora qui a ribadire le nostre richieste con forza e tenacia nella speranza di essere finalmente ascoltati”.

“Gli abitanti della Cascina e non solo stanno giustamente portando alla luce i gravi problemi introdotti dalla variante che stanno causando gravi conseguenze alla loro salute – ha continuato Roberto Sambo, presidente del Comitato Civico di Gessate -. La gente non riesce a dormire e la strada diventa spesso teatro di gare di accelerazioni e sorpassi pericolosi. Ci auguriamo presto che gli Enti competenti diano risposte concrete alle giuste denunce degli abitanti”.

Il comune di Gessate, per ora, ha inoltrato al Comitato Civico il primo rilievo delle misurazioni acustiche effettuate dall’ARPA Lombardia, che tra le varie cose afferma che non si registrano significative differenze tra le misurazioni fatte prima della realizzazione e dopo l’apertura al traffico.

“Premesso che né prima né dopo sono state mai fatte misurazioni vicino la cascina, se non ci sono differenze come mai centinaia di cittadini stanno registrando questi gravissimi disagi? – ha concluso Roberto Sambo -. Noi tutti esigiamo risposte concrete da parte degli Enti interessati per fare in modo che questa incresciosa situazione trovi presto una soluzione”.

AUGUSTA BRAMBILLA