VILLA CASTELBRANCO
UN GIOIELLO DA SCOPRIRE IN MARTESANA

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Giunta alla sua terza edizione ‘Habitat Scenari Possibili’, rassegna di arte pubblica nel territorio di Adda Martesana, sabato 22 luglio  ha aperto le porte della bellissima Villa Castelbarco e del suo parco con due visite guidate, alle 9.30 e 10.30, per ammirare le bellezze architettoniche e naturali di una dimora storica settecentesca che solitamente è aperta solo in occasioni di eventi importanti e che ha riscosso grande successo di pubblico.

In mostra le cinque sale dei sotterranei con ricchi mosaici, giochi d’acqua a pavimento, conchiglie alle pareti, lampadari d’epoca, decorazioni di foglie in ferro battuto, preziosi capolavori d’arte e di manifattura che sono giunti fino ad oggi  ben conservati e custoditi.

“Sono assolutamente soddisfatto di questa bellissima iniziativa  perché è un’occasione unica per valorizzare il territorio dell’Adda-Martesana, luogo di cultura e svago, e del Naviglio che lo attraversa con il suo importante passato – ha dichiarato Andrea Beretta, sindaco di Vaprio d’Adda -. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra le diverse realtà e le associazioni del territorio, tra le quali l’Ecomuseo della Martesana, che si impegnano a promuovere le bellezze artistiche, storiche e naturali di questa area”.

Da scenario alla dimora settecentesca il parco di 800 mq che la cinge e che si spinge fino all’Incisa di Concesa con la terrazza sul Naviglio, i giardini all’italiana, il bosco all’inglese, il mulino ad acqua, i salici, il monumentale platano che ha più di 150 anni e la bellezza di un luogo senza tempo come sono state le Ville di Delizia del passato.

“Una delle vocazioni di questo progetto è stata quella di promuovere e veicolare il patrimonio delle grotte sotterranee che sono una chicca di rara bellezza in una villa privata che difficilmente riesce ad essere fruita dal pubblico e che noi in collaborazione con la Villa stessa e la Proloco di Vaprio d’Adda abbiamo reso possibile -ha ben spiegato Nicolas Ceruti direttore artistico di RAMI e curatore della rassegna -. Habitat non solo indaga quello che è  il contemporaneo ma cerca di trasmettere la conoscenza di ciò che è stato il passato dei nostri luoghi, architettura  e ambiente, e renderlo fruibile a tutti”.

Tra i vari luoghi toccati da questa edizione, citiamo la Cascina Martesana di Milano, il parco Adda Nord a Trezzo sull’Adda, l’isola Borromeo di Cassano d’Adda, il centro culturale Il Casale di Cassina de’ Pecchi, le piazze di Vimodrone e la Villa Castelbarco di Vaprio d’Adda.

“Per il futuro l’ambizione è quella di sviluppare un progetto interattivo tra diversi enti e realtà territoriali  per dialogare con le comunità e fare in modo che si generi un meccanismo di promozione dei valori dell’ arte e della cultura ambientale e così diventare  uno dei processi di seduzione turistica responsabile – ha conluso Nicolas Ceruti -. Abbiamo anche in progetto la creazione di un parco contemporaneo articolato sovra comunale che si innesti anche con i processi di rete esistenti come l’Ecomuseo della Martesana  e che darebbe stimolo  e slancio a nuove iniziative e continuerebbe nell’opera di  valorizzazione di un territorio che ha tanto da offrire”.

La prima parte di questo percorso ha visto coinvolti il Parco Adda Nord, i comuni di Vimodrone, Pioltello, Cassina dè Pecchi, Gorgonzola, Cassano d’Adda, Fara Gera d’Adda e la Villa Castelbarco, nella seconda parte che si terrà dalla fine di agosto fino alla metà di ottobre entrerà la collaborazione del Municipio 2 di Milano, zona Gorla e le iniziative si articoleranno con biciclettate, aperitivi critici, arte contemporanea e metteranno  in interazione quello che di nuovo è stato realizzato con ciò che già esiste sul territorio.

AUGUSTA BRAMBILLA