Margherita Peluso,
affermata attrice carugatese e oggi newyorkese di adozione, è tornata nella sua città di origine, in occasione della Notte Bianca di sabato 2 luglio (ne avevamo parlato qui), con lo spettacolo di varietà ‘Margherita ha degli amici…’ al fianco del comico Enrico Beruschi. “Lo spettacolo è andato molto bene – ci ha raccontato Margherita – Enrico ed io abbiamo già fatto altri sketch insieme e siamo un’accoppiata che funziona, anche se cerchiamo di perfezionarci continuamente”.
L’attrice, che ha cominciato a recitare in una scuola di teatro fin dalle superiori, si è specializzata nel teatro fisico e ad oggi, dopo una carriera che vanta spettacoli in entrambi gli emisferi e collaborazioni con artisti del calibro di Dario Fo e Mario Fratti, vive e lavora a New York. “Al momento mi sto occupando di alcuni testi di Stefano Benni, con il quale sto collaborando per la loro traduzione, e che presto avrò l’opportunità di portare in scena in America” ci racconta raggiante.
Il vero esordio di Margherita Peluso però è stato in Australia, dove si era recata per prendere un break: “Un anno sabbatico lontano dalle quinte e dedicato all’apprendimento dell’inglese, ormai essenziale per qualsiasi collaborazione internazionale”. Ma nemmeno dall’altra parte del mondo è riuscita a staccarsi completamente dalla sua passione e, entrata in una compagnia teatrale italiana con una parte in uno spettacolo di Pirandello, è stata subito notata da La MaMa Theatre. “È stato così che sono entrata nella loro compagnia ufficiale, grazie alla quale sono approdata a New York e ho portato la cultura italiana all’estero attraverso produzioni italoamericane”.
Quest’anno in particolare, i progetti dell’attrice sono molto promettenti: “In occasione dei 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello sto lavorando su di un progetto educativo, tutto incentrato sugli ultimi 10 anni dello scrittore e sulle lettere d’amore indirizzate alla sua musa Marta Abba”. Ed è già un successo perché, come ci conferma Margherita, il progetto rientra negli 8 selezionati fra oltre un centinaio candidati per essere rappresentati a Spoleto alla residenza artistica della La MaMa, in occasione del Festival dei 2Mondi.
In ogni caso, Margherita non ha problemi a dichiararlo: se il teatro australiano le ha permesso di “sperimentare moltissimo, usufruire di grandi spazi e accedere a nuove realtà teatrali” mentre quello americano l’ha colpita per la sua “vena cinematografica e televisiva“; il suo preferito resta comunque quello italiano, “il più fisico e visivo”.