BRUGHERIO
LA CITTA’ SI STRINGE PER RICORDARE LA TRAGEDIA DI MARCINELLE

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L’amministrazione comunale di Brugherio  ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, che la città di unira al ricordo del ‘Sacrificio del lavoro italiano nel mondo’, nella giornata di martedì 8 agosto.

Correva l’anno 2001 e, con una direttiva dell’allora Presidente del Consiglio, la giornata dell’8 agosto venne dedicata al ‘Sacrificio del lavoro italiano nel mondo’ a ricordo della sciagura di Marcinelle, di cui ricorre quest’anno il 61° anniversario: una delle pagine più dolorose della storia dell’emigrazione e del lavoro del nostro Paese.

Alle 8.10 dell’8 agosto del 1956 scoppiò un incendio in uno dei pozzi della miniera di carbone del ‘Bois du Cazier a Marcinelle‘, nel bacino carbonifero di Charleroi in Belgio, a 975 metri di profondità. Lavoravano 275 uomini, i cosidetti i ‘musi neri’. Nell’incidente morirono 262 minatori  di cui 136 italiani e solo 13 riusciranno a salvarsi.

La macchina dei soccorsi si mosse in ritardo, e per due settimane si continuò ad alimentare la speranza di ritrovarli in vita, fino a quando, il 23 agosto, vennero dichiarati tutti morti. Nel sottosuolo rimasero intrappolati 136 italiani, ‘arruolati’ come minatori per l’accordo italo-belga del 1946.

Provenivano da Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto. Ben 40 erano originari di Manopello, un piccolo paese abruzzese in provincia di Chieti.

Solo dopo la tremenda tragedia di Marcinelle venne finalmente introdotta nelle miniere belghe la maschera antigas e una regolamentazione più severa in materia di sicurezza sul lavoro. Marcinelle è un monito, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano, attraverso il duro lavoro, per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale. Spero che il ricordo sia di sprone a migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro”.

FRANCA ANDREONI