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Giovedì 22 giugno, alle ore 21.00, presso il Centro Culturale Verdi di Segrate, in occasione della rassegna ‘Vicini di Pagina’, lo storico dell’arte Francesco Poli presenterà il suo nuovo libro ‘Il pittore solitario. Seurat e la Parigi moderna’, edito da Mondadori Electa. Ad arricchire l’incontro sarà Rosellina Archinto, che Segrate torna ad accogliere, dopo averle conferito nel 2016 il Premio alla Cultura ‘Ala d’oro’.
La rassegna, volta alla sua 4° edizione, è organizzata dall’Amministrazione comunale di Segrate in collaborazione con l’associazione ‘D come Donna’, e quest’anno si inserirà anche nella programmazione del 15° anno del Gruppo di Lettura di Segrate e di D come Donna: per i lettori del Gruppo la Parigi descritta da Poli sarà un piacevole approfondimento della Parigi che si trova nelle pagine del romanzo di Maupassant, Bel-Ami, che il Gruppo sta leggendo per parlarne il 6 luglio prossimo in Biblioteca in uno dei consueti incontri.
Condurranno l’incontro Gianluca Poldi, assessore alla Cultura e Ricerca e Roberto Spoldi, coordinatore GdL Segrate. Letture a cura di Noemi Biragella.
L’AUTORE
Francesco Poli (Torino 1949), insegna all’Université Paris VIII e a Scienze della comunicazione, Università di Torino. Ha curato numerose mostre in spazi pubblici e privati. Collabora con riviste specializzate e con il quotidiano ‘La Stampa’. Tra i volumi pubblicati: Giulio Paolini, Lindau 1990; La Metafisica, Laterza 2004; Catalogo generale delle opere di Felice Casorati, (con G.Bertolino), 3 vol., Allemandi, 2004; Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza, 2014; Il sistema dell’arte contemporanea, Laterza, (nuova edizione) 2015; Arte moderna. Dal postimpressionismo all’informale, Electa 2007; Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni’50 ad oggi, Electa, II ed. 2011; La Scultura del Novecento, Laterza 2015; Postmodern Art.1945-Now, Harper Collins Publishers, New York 2008; Collezionisti d’arte; Non ci capisco niente. Arte contemporanea, istruzioni per l’uso, Ed. Electa, Milano 2014. Oltre 1600 persone hanno seguito le sue conferenze alla Gallaria d’Arte Moderna di Torino. Il suo volume Arte contemporanea ha venduto oltre 30.000 copie.
L’OPERA
“Alto e robusto, con i capelli scuri e una lunga barba curata, sempre ben vestito in blu scuro o nero, il suo amico Charles Angrand lo ricordava bello come il san Giorgio di Donatello. Aveva un comportamento calmo, riservato, riflessivo, orgoglioso e tenacemente ostinato, ma anche melanconico e con una vena ironica, a volte sarcastica. Per queste sue caratteristiche Degas l’aveva soprannominato scherzosamente il notaio… Ma nel caso di Seurat limitarsi all’apparenza è un errore. La sua vita che tende a essere identificata con la sua opera è in realtà per molti versi un affascinante enigma che vale la pena esplorare con attenzione in profondità. E questa ricerca ci porta a scoprire aspetti sorprendenti, segreti, anche sottilmente inquietanti”.
Questo, in breve, il motivo del libro scritto da Francesco Poli. C’è chi parla di ‘mistero Seurat’: senza spingerci così lontano non possiamo negare l’inquietudine che ci assale quando osserviamo le sue tele nè le difficoltà, inconsuete, che incontriamo quando vogliamo penetrarne la biografia. Nella Parigi di quegli anni il notaio cammina quasi fuori posto, vicinissimo eppure lontano dalla mondanità artistica che renderà la Ville Lumière famosa in tutto il mondo. Francesco Poli passeggia per questa Parigi in compagnia di Seurat e delle figure più affascinanti del suo tempo, regalandoci un ritratto sorprendente di uno dei pittori “solitari” più amati di sempre.