MARTESANA
ALESSANDRO RUSSO CONFERMATO PRESIDENTE CAP: “536 MILIONI DI INVESTIMENTI FINO AL 2021”

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Progetto ambizioso quello di Cap holding: 536milioni di euro di investimenti nel quinquennio 2017-2021, circa 107 milioni all’anno, e ben 100 milioni in più rispetto a quanto previsto nel 2016.

L’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico della Città Metropolitana di Milano, capofila del gruppo CAP, lo ha scritto nero su bianco al momento del rinnovo del consiglio di amministrazione di settimana scorsa, confermando il presidente Alessandro Russo. Stesse caratteristiche anche per il piano di investimenti destinati alla crescita e al miglioramento del sistema idrico del territorio, a fronte di una tariffa che rimane tra le più basse d’Europa.

Alessandro Russo, che guida il Gruppo CAP dal 2014, è stato rieletto all’unanimità presidente, ha portato Gruppo CAP a ottenere il riconoscimento di migliore utility italiana. Resterà in carica per 3 anni insieme ai consiglieri Karin Eva Imparato, Lauretta Barat, e ai nuovi eletti Giorgio GreciArianna Cavicchioli. Russo è pure vice presidente di APE, Acqua Pubblica Europea, l’associazione internazionale degli operatori pubblici dell’acqua, che riunisce oltre 50 aziende pubbliche provenienti da 9 paesi al servizio di 70 milioni di cittadini europei.

“Il livello del servizio offerto ai cittadini dipende in buona parte dalla qualità delle infrastrutture idriche che hanno bisogno di investimenti importanti” ha spiegato Russo. “Abbiamo scelto di farlo puntando su innovazione ed economia circolare, per far crescere il territorio in modo sempre più sostenibile, investendo oltre 80 milioni di euro nel 2016 nei comuni della città metropolitana per adeguare le infrastrutture del servizio idrico, migliorare e tutelare la qualità dell’acqua, risolvere i problemi legati agli allagamenti, sostenendo l’impegno di sindaci e amministratori nella difesa del territorio. Stiamo lavorando per un’azienda capace di guardare nello stesso tempo al tombino e alla ricerca più avanzata di caratura internazionale”.

Tra i progetti più innovativi, il Water Safety Plan (WSP), una rivoluzione nel sistema dei controlli sull’acqua potabile: più controlli, più prelievi, più parametri, mappatura dei rischi e tecnologie innovative per garantire sicurezza e trasparenza dell’acqua del rubinetto. Una sfida che punta a trasformare la filiera dell’acqua potabile in un settore high tech.

Tra le attività di sperimentazione in primo piano la trasformazione dei depuratori in vere bio-raffinerie, in grado di generare biometano dalle acque reflue della Città Metropolitana di Milano. Come l’ impianto di Bresso che sarà in grado di alimentare di oltre 400 veicoli per 20mila km, dove il Gruppo CAP ha appena avviato un progetto con l’Università di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano e Fondazione Cariplo, per l’inserimento di microalghe nel processo di depurazione e migliorare le performance dell’impianto dal punto di vista ambientale ed energetico.

“Il mondo dell’acqua è in profondo cambiamento– ha continuato il presidente Russo- siamo di fronte ad una vera e propria ‘waterevolution’, con sfide che rappresentano davvero il futuro del nostro pianeta”.  Infatti, conclude Russo “l’OCSE stima che entro il 2025 l’acqua farà la parte del leone degli investimenti totali in infrastrutture” .