È previsto per sabato 10 giugno lo spettacolo ‘Invertiamo la rotta – diamo un calcio alla pedofilia’ che tanto sta facendo discutere.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cologno Monzese e che vedrà sul palco il cantante Povia e l’avvocato Amato, è infatti risultata essere promossa da Bran.Co Branca Comunitaria Onlus, associazione che, stando a quanto affermato da diversi gruppi e movimenti, sembra appartenere a ‘Lealtà e Azione’, descritto sul sito web di ANPI Lombardia come “un gruppo di estrema destra che si ispira al pensiero di Leon Degrelle, ufficiale delle Waffen SS e Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro rumena, movimento antisemita e nazionalista”.
La nota di ANPI prosegue descrivendo l’organizzazione ‘Lealtà e Azione’ come un movimento “la cui ideologia si pone in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza e con le leggi Scelba e Mancino”. Bran.Co, che sul suo sito web si descrive come “un’associazione solidarista di promozione sociale senza fini di lucro che opera per l’aiuto e il sostegno, morale o materiale, di quanti ne condividono gli ideali, i valori, i principi etici e lo stile di vita” è presente in diverse città.
Un altro problema emerso sembrerebbe relativo alla location scelta per lo spettacolo: l’appuntamento sarebbe infatti previsto alle ore 20.00 presso il teatro intitolato alla vittima della mafia Peppino Impastato. “Cologno Monzese – continua ANPI – ha pagato un prezzo altissimo alla dittatura fascista in termini di vite umane, di deportati morti nei campi di sterminio e di danni materiali”. Si chiede dunque, all’Amministrazione comunale, il ritiro del patrocinio all’iniziativa.
Della stessa idea sembra essere ‘Casa in Movimento’, spazio sociale autogestito presente a Cologno, che, rilanciando l’appello dell’ANPI, ha pubblicato sul sito web change.org una petizione (qui) per richiedere al Comune la revoca del patrocinio e della concessione del cine-teatro Peppino Impastato. “Da una semplice ricerca – riporta la descrizione della petizione – si scopre una cosa inquietante: si tratta di un’organizzazione-satellite di Lealtà e Azione, gruppo neofascista attivo a Milano e dintorni, promotore, tra le altre cose, del raduno condito da saluti romani al campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano lo scorso 29 aprile”.
Insomma le voci contrarie alla partecipazione di questa associazione all’evento sono molte, ma non finisce qui: per venerdì 9 è prevista un’assemblea pubblica (qui la locandina) organizzata da associazioni, partiti, sindacati e cittadini di Cologno. Lo scopo dell’incontro, come da comunicato, è “riflettere insieme e spiegare un’idea di città, aperta e inclusiva, che parli la lingua della libertà e dei diritti per tutti”. Gli ospiti della serata saranno Saverio Ferrari dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre, Luca Paladini dei Sentinelli di Milano (movimento per la difesa dei diritti degli omosessuali il cui nome per scherzo fa eco alla mobilitazione contro l’estensione dei diritti alle coppie gay) e l’onorevole Michela Campana, relatrice della legge sulle unioni civili alla Camera dei deputati.