SEGRATE
LA CITTA’ CELEBRA LA STORICA LAMBRETTA, PEZZO DI STORIA DEL TERRITORIO

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banner-ok-1E’ stata inaugurata a Segrate, la scorsa settimana, una mostra interamente dedicata al mito della Lambretta nel 70° anniversario dalla nascita dello storico motociclo prodotto dalla Innocenti.

Dal 19 maggio all’11 giugno, sarà possibile ammirare, presso il Centro Verdi di via XXV Aprile, una decina di modelli che hanno fatto la storia di questo marchio del made in Italy, prodotto negli stabilimenti di via Rubattino, proprio ai confini con Segrate.

E’ a Milano Lambrate nel 1933,  tra via Pitteri e il fiume Lambro, che venne terminato un capannone con gli impianti necessari a dar vita all’industria Fratelli Innocenti Società Anonima per Applicazioni Tubolari in Acciaio,  per realizzare i tubi ‘Innocenti’ grazie a Ferdinando Innocenti. Dopo l’8 settembre 1943 Innocenti iniziò a collaborare con gli Alleati e a finanziare la Resistenza e la fabbrica, convertita alla produzione bellica, fu protagonista degli scioperi del ’43-’44  con alcuni operai deportati a Mauthausen.

È lo stesso Ferdinando che, pur non sapendo guidare l’auto né andare in scooter, decise di scommettere sulle due ruote e sul talento degli ingegneri, tanto che a un anno dalla nascita della prima Vespa Piaggio vede la luce a Milano la Lambretta. Era l’anno 1947, e la Lambretta venne descritta come “un tubo con un motore e due ruote”.

In tutto sono state prodotte oltre 15 versioni, fino al 1968. Poi la discesa dell’Innocenti, fino all’acquisto del 1971-72 degli impianti Lambretta da parte della Scooters India Ltd.  Ora dello stabilimento non rimangono alto che scheletri industriali affascinanti ma tristi che giacciono oltre il  confine  di Segrate.

“Ricordare con una mostra i 70 anni della Lambretta, significa rendere omaggio a un’azienda che fu importante a livello internazionale e a chi la avviò, Ferdinando Innocenti, agli operai e al personale e  progetto di qualità e di successo che modificò in Italia il modo di intendere le due ruote e il modo di muoversi – commenta il sindaco Paolo Micheli -. Ma significa anche ricordare cosa accadeva a fianco di Segrate, all’interno di una azienda di cui molti segratesi fecero parte”.

“Lambretta è un nome che ci riporta agli anni Cinquanta e al desiderio di libertà ed emancipazione, per superare gli anni tragici della guerra, per godersi la vita e qualche comodità – continua l’assessore alla Cultura Gianluca Poldi -. Su tali aspirazioni facevano leva i relativi manifesti pubblicitari dell’epoca, spesso rivolti a giovani e coppie, con la voglia di andare lontano, magari senza troppi pensieri. Oggi la Lambretta è un mito che travalica i confini nazionali, con molti appassionati in tutto il mondo, come dimostrano le partecipazioni ai tre giorni di raduno di lambrettisti e Lambrette che si troveranno a Monza e che passeranno da Segrate il 19 maggio proprio per inaugurare la mostra”.

L’entrata alla mostra è libera tutti i giorni fino all’11 giugno dalle ore 10.00 alle ore 19.00.