Oltre 1 milione e 250 mila euro sono i fondi stanziati dal governo Renzi (a cui si aggiungeranno anche circa 800mila euro di risorse comunali) per il Bando periferie, vinto da Pioltello nell’ambito del progetto “Periferie al Centro”.
La presentazione alla città degli interventi di riqualificazione del quartiere Satellite che rientrano in tale progetto, avverrà mercoledí 3 maggio, alle 20.30, presso la sala Bonoua del Centro Civico di Pioltello; con la partecipazione dalla sindaca Ivonne Cosciotti, il vice prefetto Tripodi e i rappresentanti della Città metropolitana. Presenti all’incontro, aperto a tutti i cittadini, anche i rappresentanti delle associazioni e degli attori del quartiere, Arianna Censi, vice sindaca della Città metropolitana di Milano, Angela Fioroni, di Legautonomie Lombardia, Nausicaa Pezzoni,dirigente di Città metropolitana di Milano, Serena Bini, Responsabile Servizi Sociali del Comune di Pioltello, e Francesca Cirillo, Associazione RelAzioni.
L’annuncio del finanziamento e della vittoria del comune, era stato fatto direttamente dal premier Renzi il 13 ottobre scorso, al convegno dell’Anci a Bari e accolto con molto entusiasmo dalla sindaca (ve lo avevamo raccontato qui) la quale aveva commentato: “È una grandissima soddisfazione, con queste risorse iniziamo con il piede giusto un percorso di riqualificazione e rilancio della città che sarà alla base di tutto il nostro mandato”.
Il progetto di Città metropolitana di Milano, oltre che di Pioltello ha visto la partecipaziono di altri 29 Comuni e numerose istituzioni del territorio. In totale, tra finanziamenti dello Stato e risorse proprie, saranno investiti più di 50 milioni per 51 interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione di immobili pubblici degradati, in tutte le sei zone in cui è suddivisa l’area metropolitana.
In particolare, a Pioltello, gli interventi si divideranno in 10 azioni, una di carattere edilizio, per la riqualificazione del centro sportivo di via Leoncavallo, e nove orientate al sociale, privilegiando in particolare tre gruppi, ovvero donne, giovani e disoccupati. Si tratta di un progetto complesso, che nel corso dei prossimi 3 anni, sarà tutto volto alla riqualificazione del territorio, alla coesione sociale e alla sicurezza. Vedrà il Comune quale ente capofila, ma anche il coinvolgimento di altri 16 soggetti cittadini e non, dalla Caritas alla Parrocchia Maria Regina, fino all’associazione El-huda e alla Consulta Interculturale.