CARUGATE
PIPPO FRANCO OSPITE DELL’ANAS PER PARLARE DI LUDOPATIA

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Non è facile affrontare un tema serio e delicato come quello della ludopatia, dal greco  letteralmente “la malattia del gioco”, ovvero quando il gioco d’azzardo diventa compulsivo, patologico, irrefrenabile; un fenomeno che in Italia coinvolge oltre 800mila individui ed è in continua crescita. Soprattutto non è facile affrontarlo come ha fatto Pippo Franco il quale, ospite venerdí 28 aprile all’auditorium della BCC di Carugate, ci ha aggiunto quel pizzico di sana ironia che serve a riflettere meglio anche sulle questioni più difficili.

La serata, organizzata dalla sezione carugatese dell’A.N.A.S., associazione senza scopo di lucro volta alla promozione di attività sociali e culturali, e con l’appoggio dell’amministrazione comunale, era infatti volta alla sensibilizzazione alla lotta contro la ludopatia, il primo di un ciclo di incontri che mirano a denunciare la diffusione del gioco nella società odierna, soprattutto fra i minorenni (circa il 40-42% dei ludopatici).

L’evento ha saputo coniugare una parte informativa, durante la quale è intervenuto il Dottore Aristide Albano, consulente AGCAI ed esperto di macchine di intrattenimento (le cosiddette slot-machine); con una piacevole performance del famoso comico, già attivo nell’associazione e loro testimonial per questa campagna.

Tutto questo è cominciato a luglio dell’anno scorso in occasione della consegna delle vetrofanie ai vari esercizi commerciali del paese- ha dichiarato l’assessore al Commercio Francesco Corrias intervenuto ad inizio serata – Infatti, per loro scelta, molti hanno deciso di eliminare molte delle infernali slot-machine,  dai loro locali. Parlando con queste persone e, in seguito, con professionisti, esperti e medici,  la cosa mi ha particolarmente toccato. La testimonianza di questa sera è stata voluta proprio per sensibilizzare la nostra comunità alla lotta alla ludopatia e per sottolineare la pericolosità sociale dell’abnorme numero di occasioni di gioco che stanno rovinanado decine e decine di famiglie”.