COLOGNO MONZESE
STORIE, ARTE E TEATRO: COSÌ GLI STUDENTI RIFLETTONO SULLE MIGRAZIONI

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Casa, viaggio, sogno. Sono questi i tre fili conduttori di un progetto interculturale vincente che, da ormai 11 anni, viene organizzato all‘Istituto Leonardo da Vinci di Cologno. ‘La voce dell’altro’, questo il nome del progetto di cui è responsabile la docente Laura Sferch, nasce dal desiderio di avvicinare i ragazzi ad un concetto di città aperta ed inclusiva, mettendoli in contatto con le diverse culture che la popolano.

Martedì 28 febbraio, gli studenti della scuola hanno portato in scena uno spettacolo che ha chiuso il cerchio del IMG_1917percorso condotto durante l’anno scolastico, lungo il quale sono stati organizzati laboratori incentrati su un tipo di apprendimento collaborativo, di modo che i ragazzi potessero approfondire i temi affrontati attraverso esperienze anche personali. Argomenti specifici quali migrazione e seconde generazioni, sono stati quindi toccati con un approccio quasi antropologico della conoscenza e del rispetto dell’altro. Le finalità, chiaramente, erano tutte volte alla valorizzazione delle differenze, al contrasto di fenomeni razzisti o atteggiamenti xenofobi ed all’incoraggiamento dello sviluppo di relazioni con chi è sentito come ‘diverso’ dalla nostra identità personale e sociale.

“È importante che ciascuno di noi diventi meticcio –dice la professoressa Laura Sferch- cosí da perdere un pezzettino di IMG_1916sé per acquistare qualcosa di nuovo dagli altri.”  Un progetto cosí vasto ed ambizioso, è stato svolto in maniera trasversale e, come ha spiegato anche la professoressa, sfruttando la sinergia fra ambiti diversi (arti visive, scrittura creativa, teatro) per affrontare i 3 grandi temi di  casa (in quanto radici), viaggio (in quanto cambiamento) e sogno (in quanto desiderio). Ad occuparsi della parte di scrittura creativa e rappresentazione teatrale, è stata Marzia Alati, ex studentessa presso l’istituto e ora educatrice ed animatrice teatrale. Marzia, partendo da alcune riflessioni sulla migrazione, tema centrale nelle storie di ‘Terre di mare. Donne e uomini nella migrazione’ libro di cui è autrice, è riuscita a stimolare i ragazzi a raccontarsi attraverso la scrittura.

“Tutto parte da 16 storie di immigrazione che in realtà sono attraversate da 3 grandi temi universali –ha proseguito l’educatrice- da qui lo spunto per una serie di riflessioni con gli studenti, i quali si sono resi conto di come la casa, il viaggio e i sogni riguardassero anche aspetti delle loro vite”. Proprio dai 4 incontri con Marzia Alati ha visto la luce il piccolo evento teatrale conclusivo, con una folta partecipazione da parte dei genitori.

IMG_3839Per la prima volta, quest’anno è stato inserito un ulteriore ramo al progetto, quello delle arti visuali, affidato all’artista senegalese Mor Talla Seck, migrante lui stesso, che ha voluto condividere la sua storia riversandola nell’arte. Collaborando con lui, i ragazzi sono riusciti a realizzare un‘installazione a tema che si trova ora esposta nell’atrio della scuola. “Per la creazione dell’installazione -ha spiegato Talla- ho collaborato con due classi, in due fasi diverse: inizialmente abbiamo steso la pittura su un telo e poi abbiamo realizzato un mosaico di oltre tre metri con materiali plastici. L’opera è stata portata a termine con l’importante contributo di oltre 50 persone e l’abbiamo presentata ai genitori con una piccola performance durante l’evento conclusivo del progetto.” 

Responsabile dell’iniziativa, Laura Sferch si è dichiarata davvero soddisfatta, come ogni anno, ed ha concluso sottolineando come “sicuramente continueremo su questa strada che sta avendo successo e buoni riscontri da parte dei ragazzi e dei genitori e, anzi, siamo già pronti con moltissime idee per il laboratorio dell’anno prossimo!”

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