BRUGHERIO
LA COMPAGNIA DELLA MONGOLFIERA A LUCCA DAL BALOON CLUB. GEMELLAGGIO ?

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Era chiaro che, prima o poi, il legame di Brugherio con la storia del volo avrebbe ‘trasvolato’ i confini cittadini, in questo caso anche regionali. Da Lucca infatti, è arrivato un invito alla Compagnia della Mongolfiera, per presenziare ad un evento locale dedicato a Vincenzo Lunardi, il primo uomo al mondo che volò su un pallone ad idrogeno, proprio alcuni mesi dopo il primo volo in mongolfiera di Paolo Andreani a Brugherio dalla villa di Moncucco nel 1784.

Come spesso accade, sono stati i social a far incrociare le rotte della Compagnia con il Baloon Club della provincia toscana, mongolfieraluccaattraverso l’intraprendenza di Massimo Raffanti, giornalista e scrittore toscano, che attraverso Facebook ha contattato il pilota di alianti e membro della Compagnia brugherese, Raimondo Messina. “Mi ha scritto informandomi della loro attività per celebrare la figura del pilota Vincenzo Lunardi, che molto assomiglia al percorso che noi facciamo con Paolo Andreani –ha spiegato Messina- e ha voluto che presenziassimo ad un’iniziativa celebrativa che prevedeva anche la presentazione di un libro proprio su questo illustre personaggio. Ovviamente abbiamo raccolto l’invito e ci siamo andati in dieci”.

Un bel gruppo di brugheresi dunque, con tanto di abiti settecenteschi, si è recato in visita a Lucca lo scorso venerdì 24 marzo. C’erano i soci della Compagnia, oltre a Remo Messina, anche Ivan Amadei, Sergio MainoAndrea Raffaini, Davide Brembati, Antonio Tardugno con il figlio, Roberto Orto con il figlio e il Presidente Roberto Pirruccio, che ha spiegato: “Per loro Vincenzo Lunardi è un personaggio di grande calibro, e lo è negli effetti, come il nostro Paolo Andreani. Entrambi infatti a fine settecento legarono anche il loro nome fuori dal territorio italiano. Lunardi, che lavorava per i Borboni all’epoca, fu addirittura ambasciatore napoletano a Londra, ed è bello che queste storie si intreccino”.

Ma questa visita non è stata solo di cortesia, ma è stata un modo per far conoscere due realtà simili per intenti, che lavorano sul territorio con e per, la stessa passione, anche se a Brugherio la realtà della Compagnia della Mongolfiera è forse più radicata in città. Non si sa però cosa potrebbe nascere da questo primo avvicinamento, anche perché nelle mani dei toscani c’è una lettera del Principe Carlo d’Inghilterra, che proprio in virtù dell’impegno di Lunardi a Londra, vorrebbe celebrarne la vita. “Diciamo che per adesso abbiamo seminato un piccolo seme per il futuro –ha spiegato Sergio Mainodal quale potrebbe anche nascere un gemellaggio, perché no. E chissà che un giorno, sognando in grande, non si possa tessere un filo che arrivi fino a Londra !”.

Attenzione perché la Compagnia ci ha abituati a sognare forte e poi realizzare i sogni. Del resto, vien da dire, la Compagni brugherese porta il nome del Comandante Piero Porati, brevetto numero 1 di mongolfiere in Italia, che proprio in Inghilterra potè affinare le tecniche del volo in aerostato e acquistare la sua prima mongolfiera. Il cerchio si chiuderebbe con un asse Brugherio-Lucca-Londra, ma a quel punto, i vestiti settecenteschi usati dalla Compagnia, non basteranno più per presentarsi a corte reale.