E’ una collaborazione consolidata da oltre vent’anni quella tra la scuola e la Polizia Locale per il progetto di Educazione stradale che forma le giovani generazioni su un tema di grande attualità come quello della sicurezza, e che ha l’obiettivo di insegnare come ci si muove in un centro urbano rispettando le regole del codice della strada.
Il coordinatore di questa bella iniziativa è il sovrintendente Edi Sivelli, che tiene lezioni teoriche in aula, in primavera, abbinate ad uscite sul territorio, in autunno, coinvolgendo 500 bambini tra quelli dell’ultimo anno della scuola materna Lattuada e quelli di quarta e quinta elementare dell’ Istituto Comprensivo Faipò, supportati dalle rispettive insegnanti. “I bambini imparano le norme di comportamento da tenere sulla strada –spiega Sivelli– L’attenzione e gli accorgimenti da avere per l attraversamento pedonale, la salita e discesa dal marciapiede, il rispetto della segnaletica semaforica o le norme per l’utilizzo delle piste ciclabili. Inoltre seguono diversi percorsi a piedi, divisi per le differenti fasce di età, che hanno lo scopo di sensibilizzarli e renderli autonomi.”
Alla scuola dell’infanzia, i piccoli imparano a conoscere la figura del Vigile Urbano che vedono per il paese e, attraverso i personaggi di Walt Disney, imparano le regole basilari per l’attraversamento pedonale, il comportamento sul marciapiede e l’attenzione alla strada ed ai suoi pericoli. I ragazzi della scuola primaria prestano attenzioni distinte invece, e pongono domande dimostrando interesse maggiore per la viabilità del paese e la sua pericolosità, vivendo anche un’ esperienza pratica a Milano supportati dai vigili locali. Nel capoluogo infatti, i ragazzi mettono in pratica le loro abilità e conoscenze attraverso un percorso stradale ben definito lungo percorsi storico-didattici che mirano a far conoscere le bellezze della città e gli aspetti del suo sviluppo urbano, ponendo sempre particolare rilevanza alle nozioni di comportamento e sicurezza.
“In conclusione il corso viene seguito con tanto entusiasmo e passione da tutti i giovani allievi- conclude Sivelli- e anche le insegnanti sono molto soddisfatte del lavoro che viene svolto, perché riconoscono in esso una valenza educativa molto forte data dal fatto che i giovanissimi si rendono responsabili e partecipi della società civile in cui vivono, e in cui ci sono regole che devono essere da tutti conosciute e rispettate per la sicurezza comune.”
A.B.