A marzo 2016 il Consiglio Comunale di Cologno aveva approvato a maggioranza l’uscita del Comune dalla Zona Omogenea della Città Metropolitana Nord Milano. Due giorni fa Città Metropolitana ha ridisegnato i confini del territorio di sua competenza, e sotto il cappello dell’ Adda Martesana c’è appunto Cologno Monzese, anche se in via sperimentale per un anno.
L’importante novità è stata votata all’unanimità dai sindaci riuniti nel Consiglio della Città Metropolitana, e la cosa ha destato soddisfazione nel primo cittadino Angelo Rocchi, che sin dall’inizio ha sempre sostenuto quanto la vita quotidiana dei suoi concittadini scorresse lungo l’asse del Naviglio, dove sistema di trasporti, strutture socio sanitarie e viabilità non solo sarebbero a suo dire più affini, ma sarebbero anche quelle di riferimento per i colognesi da sempre.
“È un risultato che, oltre ad essere il coronamento di un complesso iter amministrativo, testimonia della bontà delle ragioni che ci hanno spinto a chiedere il nostro spostamento dal Nord Milano alla Martesana, tesi sostenuta anche da Regione Lombardia. Ulteriore conferma della validità della nostra opinione sta nel rientro delle perplessità inizialmente sollevate da qualcuno. Una riflessione più approfondita ha evidentemente fugato i dubbi sull’opportunità della modifica accolta -ha spiegato Rocchi- In coerenza con condizioni socio economiche profondamente diverse rispetto a quelle presenti all’epoca dell’originaria distribuzione delle Aree Omogenee, il nuovo assetto ci permetterà di assecondare meglio le esigenze del nostro territorio, sfruttando sinergie ed affinità , territoriali, storiche, culturali ed amministrative maggiormente coerenti con i nuovi colleghi d’Area”.
Dunque il primo cittadino legge la sua città come cerniera tra le istanze di un territorio che vede più affine ai suoi cittadini, l’ Adda Martesana, e la grande area che da sempre ha invece accolto, storicamente, Cologno, ovvero il Nord Milano. Pur prendendo atto della decisione emersa da Città Metropolitana, il PD di Cologno continua a sostenere le sue iniziali perplessità, difendendo la permanenza della città nell’area che la vede accanto a Sesto San Giovanni, Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano Milanino e Paderno Dugnano, comuni che a marzo 2016 non presero bene la decisione della Giunta Rocchi: “E’ una decisione che mette in discussione equilibri, relazioni e servizi -dissero i sindaci dei comuni in un comunicato collettivo- tra questi la nuova ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) che ha la zona omogenea del Nord Milano come riferimento”.
Dunque i democratici si mostrano soddisfatti solo del periodo di prova sperimentale che vedrà l’applicazione della nuova area omogenea, “nella convinzione che in fase di verifica, potranno prevalere le ragioni fin qui sostenute dal PD di Cologno Monzese”, ha scritto il capogruppo Giovanni Cocciro.