CERNUSCO SUL NAVIGLIO
PD E VIVERE COMPATTI ATTORNO ALLA SCELTA DEL SINDACO

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È un botta e risposta a colpi di comunicati quello che segue il ritiro delle deleghe all’assessora Rita Zecchini, conseguenza della spaccatura interna della maggioranza sulla vicenda Carosello (qui). Dopo il comunicato ufficiale del sindaco, era arrivata dapprima la risposta di Sinistra Per Cernusco in difesa di Zecchini, e a seguire era giunta la presa di posizione ufficiale proprio dell’ex assessora (qui).

L’atto di indirizzo sulla nuova proposta di ampliamento del centro commerciale, ha fatto da spartiacque, e qualcuno continua a chiedersi se non fosse proprio questo l’intento: ‘alleggerire’ la coalizione in ottica primarie, che per il PD vedranno correre l’attuale assessore Ermanno Zacchetti, e l’ex assessore cui furono ritirate le deleghe, Maurizio Rosci. Daniele Restelli è invece il nome scelto da Vivere Cernusco.

La risposta dei democratici a riguardo comunque, è arrivata dal segretario del circolo cernuschese Daniele Mandrini. “Rivendichiamo con orgoglio di aver fatto politica seguendo l’etica della responsabilità, dicendo sì all’atto di indirizzo sulla proposta di ampliamento del Carosello, proprio perché abbiamo soppesato, sin dall’inizio, il problema di ciò che accadrà in seguito – si legge in un comunicato del 10 febbraio- Abbiamo cioè ritenuto che aprire la discussione sull’ampliamento avesse maggiori vantaggi che svantaggi per la città”.

Tutto è crollato sul progetto di Eurocommercial, e il ritiro delle deleghe ha origine proprio da qui. L’accusa viene quindi respinta e rilanciata al mittente, Sinistra per Cernusco, rea di voltafaccia politicosecondo i democratici, poiché “nel 2014 aveva votato a favore al provvedimento -prosegue ancora Mandrini- A due anni e mezzo di distanza, con le elezioni alle porte, ha cambiato radicalmente la sua posizione”.

Nell’ultimo consiglio comunale SxC ha giustificato questa difformità di voto spiegando che in passato non era a conoscenza di tutti i dettagli della proposta di Eurocommercial, e questo ha indispettito ancor di più gli ex alleati di Vivere Cernusco, che dopo l’ufficialità della spaccatura dichiarano: “basta leggere il testo dell’atto di indirizzo allora approvato per smentire tali affermazioni -scrivono- Tutto l’iter relativo alle successive proposte di Eurocommercial è stato sempre condiviso in modo trasparente nelle numerose riunioni di maggioranza […] Purtroppo SxC non si è mostrata disponibile ad un confronto vero, trincerandosi dietro rigidità pregiudiziali, addirittura non presentandosi all’ultimo incontro di maggioranza convocato prima del consiglio comunale”.

Per le due forze rimaste al governo dunque, la scelta opportunista in chiave elezioni, sarebbe proprio quella di Sinistra per Cernusco: “scelta che bada al consenso più che alla concretezza dell’azione di governo” scrive ancora Mandrini, che definisce comunque “dolorosa” la spaccatura maturata in questi giorni e specifica che “non è in discussione il lavoro di Rita Zecchini, che è stato un ottimo membro della squadra di Governo della città”.

Solidarietà quindi del gruppo di governo verso il primo cittadino, la cui scelta viene completamente sposata e definita da Vivere Cernusco “diretta conseguenza della rottura del patto di fiducia e collaborazione tra le forze di maggioranza“. “E’ una scelta politica: non ci sono più le condizioni per continuare la strada insieme” ha chiosato invece il PD.

Approvazione per la scelta di Comincini arriva anche dal centrodestra. A margine della serata di presentazione della nuova coalizione politica ‘Officina per Cernusco‘ (ne parliamo qui), anche Gianluigi Frigerio si è espresso asserendo: “Un po’ mi aspettavo la sospensione dell’assessore Zecchini, e penso sia una buona scelta politica. Credo però sia un segno di debolezza: in 8 anni vedere 2 assessori importanti che saltano (n.d.r Rosci prima e Zecchini poi) è un chiaro segnale della situazione di difficoltà in cui vessa il Pd, riscontrabile anche a livello nazionale. Ritengo sia il segno dei tempi, dopo 10 anni in cui il Pd ha avuto un ruolo egemone nella politica locale cernuschese la sinistra si trova di fronte ad una crisi di identità, non sentendosi rappresentata a pieno dall’attuale amministrazione”.