CERNUSCO
MINORI DISABILI E HOUSING SOCIALE. NASCE IL CONDOMINIO SOLIDALE

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16 appartamenti, bilocali e trilocali, più uno spazio per le attività di socializzazione aperte al quartiere con lo scopo di coltivare legami. E’ strutturato così il condominio solidale di via alla Castellana, soluzione abitativa per minori, disabili, famiglie o singoli che si trovano in una situazione di necessità te bisogno di aiuto temporaneo.

Il progetto è stato votato in modo favorevole dal consiglio comunale, con l’astensione della sola minoranza, e a giorni verrà reso pubblico il bando aperto ad associazioni e realtà del terzo settore, che potrebbero mettersi in rete costituendo un’associazione temporanea d’impresa (Ati), affinché partecipino alla gestione della palazzina.

C’è una fascia debole della popolazione che ad oggi non riesce ad accedere alle misure regionali e nazionali di contrasto alla povertà né ai servizi comunali, che invece raggiungono principalmente le fragilità delle famiglie in cui il disagio si è cronicizzato -spiega l’assessore ai Servizi Sociali Silvia GhezziPartendo da questa riflessione che riguarda molti cittadini cernuschesi, ci siamo chiesti quali azioni potevamo mettere in campo per dare anche ai loro bisogni una risposta”.

Il progetto di via Castellana non è un episodio singolo, ma il continuo del percorso di edilizia convenzionata sul quale l’amministrazione si sta muovendo da tempo, con al realizzazione in città di 56 nuovi appartamenti da parte di Aler negli ultimi dieci anni. In questo caso, l’intera palazzina è stata realizzata da privati e ceduta al comune tramite convenzione, starà poi ai Servizi Sociali regolamentare la destinazione d’uso di questi locali. E’ infatti da questi uffici che arrivano le storie dei cittadini, il racconto delle necessità impellenti, delle situazioni fragili, poi riportate alle associazioni del territorio con le quali il comune farà rete per la realizzazione di questo percorso.

Proprio l’aspetto sociale sarà fondamentale per la riuscita di un progetto che non è solo edile, ma che guarda oltre provando a puntare sul sostegno reciproco dei futuri inquilini, sulla coabitazione solidale, sulla partecipazione comunitaria ad attività finalizzate a creare forti legami sociali. Come detto, le abitazioni saranno destinate a disabili, minori e housing sociale. In questo caso la destinazione sarà per famiglie che per subentrate cause e situazioni emergenziali, hanno perso la propria casa e hanno bisogno di un luogo temporaneo dove riprendere in mano la propria vita e ricominciare. Minori e disabili invece, traducono le esigenze di affido temporaneo ad esempio, o di percorso di autonomia non lontano però dalle proprie famiglie e comunità di origine.

“Il condominio dovrà diventare un importante polo di socializzazione, scambio di esperienze e punto di riferimento per le famiglie cernuschesi -spiega l’assessore Ghezzi- La sfida è quindi quella di creare legami solidali che favoriscano la fuoriuscita da situazioni di disagio con il supporto e l’aiuto di personale qualificato. Risposte adeguate ed elastiche che devono adattarsi ai bisogni nel tempo”.