La prima documentazione scritta di una delle più antiche tradizioni in Italia riguardanti il carnevale risale al 1094. Quello di Venezia è oggi una festa lunga sette giorni, sopravvissuta a più di mille anni di storia. La sua durata e le sue forme sono cambiate negli anni, ma una cosa è rimasta da sempre un simbolo: le sue maschere.
Una mostra fotografica sul tema, intitolata ‘Le maschere di Venezia’ sarà inaugurata a Cassina de’ Pecchi sabato 18 febbraio alle 16.30 al Maio, Museo arte in ostaggio e delle grafiche visionarie, viale Trieste 3 e rimarrà aperta fino al 25 febbraio.
“L’idea è nata dal desiderio di raccontare la mia Italia, quella in cui mi sento rappresentata, nella Svezia dove risiedo e dove l’ho scoperta quasi sconosciuta – ha dichiarato l’autrice Flora Marcella Cusi- Infatti questo progetto nasce nel 2013 e viene esposto a Lund, in Svezia alla galleria Narbild nel 2014”.
Flora Marcella Cusi è di origini milanesi, per molti anni ha vissuto a Cassina de’ Pecchi, prima di trasferirsi a Malmö in Svezia nel 2006 dove ha studiato fotografia, comunicazione visuale, design per il web e ritocco digitale. Per questo suo particolare legame con il territorio, la mostra arriva per la prima volta in Italia proprio a Cassina in una versione arricchita di foto in prima esibizione assoluta.
“Ho scelto di raccogliere le mie foto in un arco di sole 48 ore, a cominciare dal giorno prima di martedì grasso, per non darmi il tempo di familiarizzare con la gestualità e per andare a cercare il mio racconto -ha affermato l’artista- È una missione complessa: ho voluto raccontare le maschere alla fine della settimana del carnevale, cercando di raccogliere una storia dietro ognuna, di creare il personaggio guardandolo in viso, animando l’immobilità dei dipinti sulle maschere studiando i loro sguardi, i piccoli movimenti e le luci”.
L’ingresso alla mostra con ingresso gratuito è previsto domenica 19 febbraio dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00; da martedì 21 a venerdì 24 febbraio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e sabato 25 febbraio dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.