CARUGATE
PROGETTO “DOPO DI NOI” PER LA DISABILITÀ. AUDITORIUM GREMITO ALLA PRESENTAZIONE

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Sala gremita per ‘Dopo di Noi,  incontro di informazione/proposta  che si è tenuto lo sorso 17 febbraio  presso l’auditorium della BCC di Carugate con la collaborazione di diverse realtà pubbliche, private e sociali (ne avevamo già parlato qui).

Ad aprire e condurre la serata Fabio Pizzul, il quale ha presentato i due importanti relatori, lOnorevole Elena Carnevali e il presidente della Fondazione Anffas, Emilio Rota. Questi ultimi, con i loro interventi e con la proiezione di alcuni filmati,  hanno saputo dare un quadro completo di quelle che saranno le modifiche che la legge 112/2016 (la legge ‘Dopo di noi’ per l’appunto) apporterà sulle abitudini delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

La legge in questione ribalta l’approccio avuto fino ad ora nei confronti delle persone a carico di famiglie o centri di assistenza sociale. Per la prima volta infatti, si è deciso di investire nell’organizzazione di piccoli nuclei domestici all’interno di appartamenti privati, consentendo a queste persone di sviluppare una vita più autonoma ed ordinaria. I benefici sono evidenti, sia per i diretti interessati che possono avvalersi del loro diritto di scegliere con chi vivere, sia per le loro famiglie, che riusciranno a trascorrere momenti di tranquillità e a rasserenarsi in previsione di un futuro a lungo termine.WhatsApp Image 2017-02-18 at 19.47.38

L’ Ononorevole Carnevali, dopo una spiegazione analitica di tutti gli articoli della legge, ha precisato che le risorse complessive messe a disposizione per questo nuovo progetto, risorse aggiuntive che non andranno a sostituire quelle già dovute, si aggirano sui 270 milioni di euro distribuiti sul territorio. “Questa legge – ha poi concluso – rientra nella visione che abbiamo voluto dare in questa legislatura, di incanalarci verso un principio preciso: garantire più di diritti per tutti significa garantire più giustizia sociale, e questo è un dovere che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini, ma in particolare delle persone che forse abbiamo lasciato indietro per troppo tempo.” 

Ad intervenire e spiegare con concretezza le esigenze di coloro ai quali il progetto si rivolge, anche Maurizio Taverna, per l’occasione portavoce della Cooperativa Il Sorriso, che ha sottolineato come “parlare di disabilità significa anche parlare di famiglie, proprio per questo abbiamo voluto coinvolgere i genitori in questo progetto”. Dalle parole di Taverna è emersa tutta l’importanza di mettere in pratica la legge 112 anche sul territorio carugatese, un grosso passo avanti che porterebbe vantaggio all’intera cittadinanza perché, come ha spiegato. “se le persone stanno bene, i risvolti positivi si notano su tutta la comunità.” 

E una proposta del genere comincia ad intravedersi, come ha saputo abilmente sintetizzare l’avvocato Marco Martinelli, il quale ha presentato un progetto concreto nato dalla sollecitazione di una famiglia carugatese che ha già messo a disposizione un immobile per avviare un’esperienza alla ‘Dopo di noi’ anche sul suolo del paese. L’abitazione deve ancora essere ristrutturata e  le risorse per farlo non sono ancora state definite, ma degli ipotetici progetti sono già pronti (e sono stati mostrati durante l’incontro) e la legge 112 garantirà la continuità del progetto.

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A tal proposito sia Martinelli che lo stesso sindaco Luca Maggioni, intervenuto subito dopo, hanno sollecitato la collaborazione di tutti per un’iniziativa che Maggioni ha definito “eccellente ed incentrata sulle esigenze del nostro paese in cui numerose realtà si impegnano a valorizzare il mondo del sociale e della disabilità”. Il sindaco si è anche impegnato, a nome dell’amministrazione, a fare il possibile per agevolare in tutti i modi i lavori di ristrutturazione e soprattutto per trovare la forma più adatta per mettere a disposizione degli immobili e delle strutture comunali per la fondazione nascente.  Ha poi concluso: “Questo è l’impegno che mi sento di prendere questa sera con tutti i componenti della fondazione e faccio anche un appello ai cittadini carugatesi: è opportuno che tutte le realtà, ma anche tutti i singoli, collaborino per questa iniziativa perchè davvero va nella direzione di una partecipazione più sinergica tra il privato ed il pubblico.” 

Presente in sala anche il parroco Don Claudio Silva a ribadire il coinvolgimento della parrocchia nel progetto “impegnativo e ambizioso” ma che, ricordandolo con le sue parole ” può ottenere un grande successo, perchè anche le difficolta1 economiche possono essere superate quando ci si unisce insieme”.  L’appuntamento si rinnova per venerdí 3 marzo, alle ore 21.00 presso l’Atrion dove, partendo da ciò che è stato visto e spiegato in questa prima serata, si entrerà nel concreto con gli aspetti ancora più peculiari della proposta, che sembra avere tutti i presupposti per realizzarsi nel migliore dei modi.