È scoppiata una vera e propria polemica a seguito dell’uscita dell’ultima edizione del notiziario comunale “Vivere a Carugate”, per il quale Insieme Per Carugate aveva proposto, nello spazio da sempre riservato ai gruppi consiliari, l’inserzione di una vignetta satirica riguardo l’ormai nota questione dell’ampliamento del Carosello.
La vignetta però, che ritraeva il sindaco e gli assessori sotto forma di marionette pilotate dal gigante della distribuzione Carrefour, non è stata inserita all’interno dell’informatore comunale. “Ai gruppi consiliari è da sempre garantito uno spazio insindacabile ed era consuetudine che in questo spazio si potessero anche pubblicare foto e vignette – è il commento di Insieme Per Carugate -. Chiederemo al sindaco di spiegare in Consiglio comunale l’accaduto perchè lo riteniamo un fatto grave e chiederemo ancora, come in passato, che, a garanzia di tutti, il Comitato editoriale sia presieduto da un rappresentante delle minoranze.”
Tale decisone è stata presa dal Comitato editoriale a seguito di un confronto fra i suoi membri, nominati per regolamento dal Consiglio Comunale che comprendono tre rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e tre di minoranza. In merito a ciò il Delegato del sindaco a presiedere il Comitato editoriale del notiziario comunale Pier Giorgio Comelli ha commentato: “Sinceramente, mi sembra davvero fuori luogo e improprio l’accanimento nei confronti del Sindaco Maggioni su questa questione specifica. La verità è che non si è voluto censurare nessuno preventivamente. Infatti il Sindaco ha deciso di far avere ai membri del Comitato di redazione presenti la bozza del notiziario comprensiva della vignetta in questione. E’ stato poi il comitato editoriale ad esprimersi sulla revisione della bozza come previsto dal relativo regolamento comunale.”
Infatti, come continua a spiegare Comelli, all’interno dell’immagine satirica era presente il logo di un esercizio privato che in realtà non è per nulla coinvolto nella richiesta di ampliamento ed eventualmente, a causa di ciò, ci sarebbero potuti essere gli estremi per una querela per diffamazione. “La decisione pressocchè unanime (comprese le minoranze) di non pubblicarla è stata esclusivamente di prudenza istituzionale: pubblicare su un notiziario comunale una vignetta riportante il logo non autorizzato di un’attività commerciale avrebbe potuto esporre l’amministrazione comunale ad una eventuale azione legale da parte di quest’ultimo. Non bisogna dimenticare infatti che l’Amministrazione comunale in quanto editore a tutti gli effetti anche giuridici del notiziario è soggetta al rispetto della legislazione italiana sulla stampa – ha concluso Comelli.
Ecco la vignettta in questione