Lo chiamavano tutti Beppe, ed era un uomo onesto e generoso. che si è spento. È stato un infarto a fermare il cuore di Giuseppe Bargigia nel secondo giorno del 2017 a 73 anni, quel cuore che batteva forte per il ciclismo, passione a cui aveva dedicato tutta la sua vita cominciando a correre fin da giovane, anche per la società ciclistica Carugatese, di cui è stato poi il presidente per quasi 40 anni.
In paese era conosciuto da molti anche per la sua precedente attività di panettiere, condotta per parecchi anni con impegno e costanza, che negli ultimi anni lo aveva visto dare il via ad un’attività commerciale in piazza Roma a Brugherio, e da poco anche a Carugate all’angolo con via Bertarini. Una professione questa, che il signor Giuseppe ha anche saputo condividere con i ragazzi nelle scuole e nei carceri quando, spesso e volentieri, assieme al gruppo panificatori di Monza e ad altre associazioni del territorio, partecipava ad attività didattiche per insegnare l’arte di fare il pane.
“Ci mancherà il Presidente sempre disponibile ed entusiasta, ci mancherà soprattutto l’amico riservato, gentile ed onesto. La tua assenza peserà sui tuoi cari ma sono certo che molte lacrime le verserà anche il ciclismo di casa nostra che all’orizzonte non vede spuntare la sagoma di un Presidente così tanto puntuale e generoso.” Lo saluta cosí Ernesto Maggioni giudice di gare ciclistiche e da sempre al fianco della società, in un post pubblicato sulla pagina Facebook della Carugatese.
“Ha corso in bicicletta per noi solo pochi anni a causa del lavoro che lo impegnava molto -ricorda poi Maggioni alla nostra redazione- Però è diventato presto nostro consigliere, vicepresidente ed infine, nel 1978, presidente della società a cui, arrivata la pensione, si dedicava costantemente ed instancabilmente. Una presenza forte di cui sentiremo sicuramente la mancanza.”
Durante il funerale, avvenuto mercoledí 4 gennaio presso la chiesa parrocchiale del paese gremita di amici e parenti, una maglietta della ciclistica Carugatese è stata posta sulla bara: l’ultimo saluto da parte della società al suo presidente.