Non si è conclusa nel migliore dei modi l’epopea dell’ormai ex vicesindaco di Segrate, Manuela Mongili. Il 19 gennaio il sindaco, Paolo Micheli, ha preso la decisione di revocare le deleghe di vicesindaco ed assessore alle Politiche Sociali, Politiche Abitative, Terza Età, Famiglia e Unioni, Pari Opportunità, Salute e Integrazione Socio Sanitaria ed Avvocatura. “Alcune dichiarazioni alla stampa locale e la diffusione inopportuna di comunicazioni da parte del vicesindaco Mongili, seppur legittime in relazione alla libertà di azione politica, hanno compromesso in modo irrimediabile il necessario rapporto di fiducia fondamentale per il mantenimento delle deleghe conferite – ha spiegato Micheli in un comunicato ufficiale. “Gli eventi di questi ultimi giorni, da ricondursi esclusivamente all’interno di una dialettica politica, non toccano la stima personale che ho per Manuela Mongili –ha chiarito subito dopo – Quella che ho preso è una decisione sofferta ma necessaria per continuare ad assicurare alla giunta comunale un clima di opportuna serenità”.Per quanto riguarda le deleghe dell’ormai ex assessore, verranno assunte momentaneamente da Micheli stesso, che nelle prossime ore indicherà il nuovo vicesindaco.
La sfiducia del PD
La questione è iniziata l’11 gennaio scorso, quando il segretario cittadino del Pd di Segrate, Damiano Dalerba, ha fatto pervenire, tramite comunicato stampa, la decisione di sfiduciare il vicesindaco. Nel comunicato si parla di “fratture irreversibili” che rendono impossibile un “proficuo rapporto di collaborazione, confronto e scambio, tra i diversi livelli di rappresentanza del Partito Democratico e l’assessore Mongili”. Dalerba ha quindi chiesto prontamente al sindaco di “prendere le opportune decisioni”. Non ha tardato la risposta di Micheli che si è dichiarato disponibile a prendere tutte le decisioni necessarie per muoversi “nella direzione di una stabilità di governo per il bene di Segrate e dei segratesi”. Decisioni che oggi si sono concretizzate nella sospensione di Manuela Mongili.
Il sostegno di Sinistra Italiana
Non sono tardate ad arrivare rassicurazioni di solidarietà per l’ex vicesindaco, prima tra tutte Sinistra Italiana, da sempre vicino alla Mongili: “Non appena abbiamo saputo dell’accaduto abbiamo mostrato la nostra solidarietà verso la persona prima ancora che verso le politiche, perché conosciamo bene la Mongili ed il suo operato – ha spiegato Pino Di Marzo -. Dal nostro canto abbiamo proposto di risolvere la questione democraticamente, votando una mozione di sfiducia”. Opzione che, però, non è stata presa in considerazione, dal momento che il segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati, durante una seduta comunale del 18 gennaio, ha proposto una soluzione di compromesso: rinunciare alla carica di vicesindaco, mantenendo le deleghe di assessore. Compromesso che non è stato accettato dalla Mongili e che ha spinto il sindaco ha prendere la decisione finale. “Il sindaco Micheli ha cercato di far rientrare una crisi che rischiava di trasformarsi in una crisi di giunta, con conseguenze che avrebbero colpito anche la città di Segrate” ha concluso Di Marzo.