Nel lungo percorso di sensibilizzazione alla lotta contro tutte le mafie, il Comune di Vimodrone ha toccato il suo momento più importante sabato 10 dicembre.
Per l’intitolazione della nuova biblioteca a Lea Garofalo, vittima della criminalità organizzata, l’amministrazione ha voluto accanto a sé Don Luigi Ciotti, “testimonianza giornaliera dei valori di responsabilità, legalità e umanità”, come ha spiegato il sindaco Antonio Brescianini prima di investire il fondatore di Libera, della cittadinanza onoraria. “Questa cittadinanza onoraria che non merito -ha umilmente spiegato Don Ciotti- tengo a precisare che non viene data a Luigi Ciotti, ma viene data a Libera, a tutte le Associazioni che contrastano i crimini mafiosi, a tutte le vittime a tutti i loro familiari e a tutte quelle persone che in questo momento si trovano nella stesa atroce situazione di Lea Garofalo. Considero data a loro questa cittadinanza”.
Commovente l’omaggio del prete alla donna cui è intitolato il nuovo spazio culturale, che lui conosceva molto bene, e il suo monito ai cittadini: “Il volto di Lea, quella fatica nelle parole, quella tensione che profondamente stava vivendo, mi accompagnerà tutta la vita, ed essere qui da parte mia e da parte vostra, in questo giorno importante di nascita di una biblioteca sinonimo di speranza, è un dovere morale e civile”
Accanto a Don Ciotti, ben venti sindaci della Martesana, che con la loro presenza hanno di fatto sostenuto e condiviso il messaggio lanciato dal comune di Vimodrone. Ma estremamente importante è stata la presenza del Prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, simbolo della quotidiana lotta per la legalità, che ha così commentato l’inaugurazione della nuova biblioteca: “Grazie al Sindaco, alla giunta e a tutti i cittadini vimodronesi per aver piantano un seme della speranza, per aver scelto di dare l’opportunità ai nostri bambini di chiedersi, entrando in questa biblioteca, chi fosse Lea Garofalo e dunque conoscere il suo coraggio e la sua voglia di libertà”.
Al taglio del nastro che ha aperto i battenti del nuovo stabile, era presente tutta la giunta vimodronese, con gli assessori Ivana Broi, Aurora Impiombato, Luigi Verderio e Osvalda Zanaboni, la quale assolve alla delega afferente alla Biblioteca: “Ringrazio tutti i presenti e tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questo plesso -ha detto Zanaboni– Vogliamo che questa nuova biblioteca sia un luogo di accoglienza, condivisione e di aggregazione culturale nella speranza che i cittadini della nostra comunità regali la gioia della conoscenza e della lettura”.
Al taglio del nastro e all’esibizione della targa fuori dal plesso, è seguita la visita degli illustri ospiti e dei molti cittadini presenti, all’interno del nuovo spazio bibliotecario atteso dai vimodronesi da un anno e mezzo. Luminosa, ampia e su più livelli, la biblioteca sarà aperta da oggi 12 dicembre negli stessi orari di quella precedente (qui), con una stanza per la lettura, una per lo studio e due per i più piccoli.
“A Lea Garofalo e a tutte le persone vittime di atti mafiosi va la nostra memoria -ha concluso Antonio Brescianini– a loro vanno i nostri riconoscimenti per le loro coraggiose scelte affermando la propria volontà di ribellione contro le criminalità mafiose”.
STEFANIA DALLA CASA
MAGNI GIORGIA