“Con l’inaugurazione della nuova biblioteca intitolata a Lea Garofalo si conferma il percorso che l’intera giunta portaorgogliosamente avanti da molto tempo”. Il primo cittadino Antonio Brescianini, manifesta con queste parole l’entusiasmo per il cammino che l’amministrazione comunale, ormai da anni, ha intrapreso verso i principi di legalità.
L’attesa inaugurazione del nuovo polo bibliotecario, sito nell’ala a piano terra del nuovo Municipio, sarà Sabato 10 dicembre alle ore 10.00, e si caricherà di un ulteriore valore aggiunto nella direzione della cultura anti mafia. Tra gli ospiti presenti infatti, oltre alle autorità locali e al Prefetto di Milano Alessandro Marangoni, sarà presente anche Don Luigi Ciotti, che nel 2008 conobbe personalmente Lea Garofalo. Al fondatore di “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, riferimento nazionale nel contrasto alle mafie riconosciuta dal Ministero dell’Interno, il sindaco conferirà la cittadinanza onoraria, gesto di grande valenza simbolica su cui tutto il consiglio comunale si è trovato d’accordo.
Il cammino nella direzione di una forte presa di posizione contro criminalità, a sostegno delle lotte antimafia e della cultura alla legalità, è stato portato avanti con convinzione dall’Assessore con delega alla Biblioteca Osvalda Zanaboni, con un programma ricco di serate e di eventi mossi dall’intento di sensibilizzare la comunità su un tema purtroppo sempre attuale. In questo senso è stato importante dare ai cittadini la possibilità di scegliere il nome della nuova Biblioteca tra quelli di donne vittime di crimini di mafia, e alla fine con 158 voti su 400 arrivati, la scelta è andata su Lea Garofalo, la donna collaboratrice di giustizia uccisa a Milano nel 2009 dall’ex compagno Carlo Cosco, uomo della mafia, per aver collaborato con le autorità.
“Intitolare la nuova biblioteca, molto frequentata dai giovani, ragazzi e studenti –conclude Antonio Brescianini– rappresenta un voler aprire, nell’ambito della legalità, una strada per il futuro lasciando al tempo stesso una testimonianza sul territorio di Vimodrone che contrasti ogni giorno i crimini mafiosi”.