Diminuiscono le rapine, i furti in abitazione, le violenze sessuali, le minacce e i tentati omicidi. A dirlo sono i risultati delle statistiche attuate dalla Prefettura di Milano su richiesta della giunta comunale segratese. “I numeri che con spirito di collaborazione ci ha fornito la Prefettura di Milano –dice il sindaco Paolo Micheli– raccontano di un andamento costante dei reati commessi in città con una lieve diminuzione del totale nel 2015 rispetto al 2014”.
Seppur ancora non disponibili i dati riguardanti i reati commessi nel 2016, ma comunque già richiesti dall’amministrazione comunale, queste valutazioni attuate dalla prefettura, che vedono l’esame dei reati dall’anno 2010 all’anno 2015, offrono al Comune, alle autorità di pubblica sicurezza e ai cittadini, un quadro generale della tranquillità di Segrate.
Sono 160 i furti in meno nel 2015 rispetto all’anno precedente, che invece hanno visto un loro picco nel 2011 con complessivamente 2157 reati (tra furti in abitazione, nelle attività commerciali e di furti di autoveicoli). In aumento le truffe informatiche e i danneggiamenti, rispettivamente 91 e 503 nell’anno passato, ma calano nettamente gli abusi sessuali e le violenze alla persona.
Dati questi a cui l’assessora alla Sicurezza Santina Bosco aggiunge: “I numeri vanno sempre letti in modo asettico ma quello che possiamo affermare però è che non c’è evidenza di un preoccupante e significativo incremento dei reati –e riferendosi all’attesa dei dati statistici che riporteranno i reati avvenuti nel 2016, l’assessora Bosco continua- permetteranno di attuare un raffronto utile per realizzare correttivi nei servizi laddove fosse necessario e più urgente, mentre nel frattempo si sta cercando di creare collegamenti operativi tra le forze di polizia locale dei comuni confinanti, dalla Martesana a Milano, per ovviare a problemi di organico”. Lo stanziamento e in alcuni casi la riduzione di questi reati a Segrate, riflette l’andamento degli stessi crimini in tutta la penisola. Infatti, secondo una delle ultime indagini campionarie dell’Istat su quanto i cittadini si sentano sicuri e su quanto siano diffusi tutti i tipi di furto, si evidenzia un calo dei reati predatori ma una situazione problematica delle truffe informatiche, dei furti e delle rapine. Quest’ultime, da quanto rilevato, si verificherebbero maggiormente al Nord e nel Centro Italia.
Il comune di Segrate vede comunque il numero dei reati totali commessi in città scesi da 2.672 nel 2014 a 2.539 nel 2015. Sicuramente grazie all’operato delle forze dell’ordine che viene supportato dall’aiuto dei cittadini stessi.
E’ il cosiddetto “Controllo di vicinato”: un progetto partito nel luglio di quest’anno dove cittadini volontari sorvegliano il proprio quartiere, in questo caso il Quartiere dei Mulini di Segrate. “Segrate nel complesso resta una città con dati di criminalità e microcriminalità inferiori rispetto ad altre realtà –conclude il sindaco Paolo Micheli– tanto possiamo e dobbiamo fare ancora per garantire sempre maggiore sicurezza dei segratesi, ad esempio attuando e migliorando alcuni progetti che abbiamo già messo in campo come il potenziamento del servizio del vigili di quartiere in aree più sensibili della città, lo svecchiamento del parco auto della polizia locale, la formazione dei nostri agenti, l’Osservatorio sulla sicurezza, l’estensione dell’iniziativa Controllo di Vicinato e l’implementazione del servizio di videosorveglianza”.