Il “golden boy”, il “talento calcistico allo stato puro”. Sono questi solo alcuni dei soprannomi attribuiti negli anni a Gianni Rivera, Giovanni all’anagrafe, e alla sua immensa classe calcistica.
Talento apprezzato e riconosciuto anche dai molti tifosi e appassionati di calcio accorsi martedì sera 6 dicembre nella Sala Consiliare del Comune di Cernusco sul Naviglio. Accolto dal sindaco Eugenio Comincini e dall’Assessore allo Sport Ermanno Zacchetti, Rivera, in collaborazione con l’associazione “Il Confronto”, ha presentato la sua “Autobiografia di un campione”.
All’interno del libro racconti, storie e aneddoti dagli inizi della sua carriera tra le file dell’Alessandria fino alla recente esperienza politica, utilizzando tutti i ritagli di giornale e le foto che il padre di Gianni, contadino alessandrino, aveva fedelmente collezionato durante gli anni. “Gianni Rivera non è solo un campione – ha commentato Comincini – ma una persona con una vita ricca e intensa. Ha permesso a tante persone e soprattutto ha fatto vincere tanto il Milan.”
Tanti gli argomenti toccati nella presentazione come i primi calci all’oratorio, le vittorie in Campionato e Coppa dei Campioni, i mondiali del 1970 e l’eterna sfida con l’interista Sandro Mazzola. E a chi gli chiede del Milan di oggi? “Non si capisce quando debba avvenire questo closing (passaggio di proprietà n.d.r.) tra i soci cinesi e Silvio Berlusconi –ha spiegato Rivera – quello che è sicuro è che, se vogliono un mio contributo, il numero lo hanno. Non posso dire no al Milan”.