MARTESANA
CONFERMATI I FONDI DEL BANDO PERIFERIE. MA A GESSATE RESTA L’ AMARO IN BOCCA

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E’ arrivata la conferma da parte della Presidenza dei Ministri: Città Metropolitana avrà i suoi 40 milioni di euro richiesti per i progetti di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie, e a cascata quindi, arriveranno con certezza anche i 7.436.380 euro destinati alla riqualificazione delle stazioni MM2 di Cassina, Cernusco, Bussero, Gessate, Gorgonzola e Vimodrone, più il 1.217.500 euro per la riqualificazione del quartiere Satellite a Pioltello.

Non è del tutto una novità dato che già durante la conferenza ufficiale (qui), i sindaci avevamo avuto modo di ribadire il loro entusiasmo per interventi concreti che andranno ad eliminare le barriere architettoniche nelle stazioni, aggiungendo anche migliorie e azioni riqualificanti in determinate zone di alcune città, su tutte Vimodrone.

La città governata da Antonio Brescianini è quella che più di ogni altra beneficerà degli interventi al netto di quelli sulla stazione centrale della metrò, con la messa a nuovo dell’area di Cascina Tre Fontanili, il completamento del cantiere per le residenze ERP di via Cadorna, e la sistemazione del sentiero Burrona. Bene anche Bussero, che conferma la realizzazione di una ciclofficina in più alla sistemazione della stazione. Anche per Cassina, Gorgonzola e Cernusco, tutto secondo i piani, e Pioltello idem, può iniziare a rimboccarsi le maniche per l’ambizioso progetto che darà nuova vita al Satellite (qui i dettagli).

“Sono molto soddisfatta di questo importante risultato raggiunto, per il quale vorrei ringraziare tutto il gruppo di lavoro che ha elaborato il progetto coinvolgendo in maniera rapida e attiva Comuni, soggetti privati e associazioni del territorio metropolitano. Questo dimostra ancora una volta la necessità e l’utilità di un soggetto che svolga verso i Comuni un ruolo di coordinatore, aggregatore e facilitatore istituzionale ha commentato la vicesindaca metropolitana Arianna Censi Una buona amministrazione ha il dovere di ricordarsi che lo sviluppo di un territorio deve passare imprescindibilmente dalla rigenerazione e dalla riqualificazione delle aree periferiche, che rappresentano la parte più fragile di qualsiasi città e area metropolitana, e che per questo necessita di maggior sostegno. Siamo convinti che con questo finanziamento si potrà fare molto per rendere il territorio della città metropolitana ancora più competitivo e attrattivo sul piano nazionale e internazionale.”

L’AMAREZZA DI GESSATE
Chi non è soddisfatto però, è il Comune di Gessate, dove non c’è aria di festa. Proprio in occasione della famosa conferenza stampa dello scorso ottobre, l’Architetto Salucci del Comune di Milano, aveva risposto ad una precisa domanda della nostra redazione, confermando che per la cittadina di Giulio Sancini, il progetto sarebbe stato di più ampie vedute, e che oltre al posizionamento di quattro ascensori presso la stazione, si sarebbe ragionato su un’importante azione che coinvolgesse il terminale degli autobus, l’hub d’interscambio che serve un’utenza enorme diretta al capoluogo, e i parcheggi, due oggetti di discussione da anni, entrambi di proprietà e competenza del Comune di Milano, gestite da ATM, sui quali quindi, l’amministrazione Sancini ha potere nullo.

Ebbene, ora nei progetti finanziati, per Gessate non sembrerebbe esserci traccia di interventi sull’hub e sui parcheggi. Il primo cittadino Sancini non ha intenzione di stare in silenzio, e non è da escludersi che con l’inizio del nuovo anno non metta in campo azioni importanti a riguardo. “Finché si discute con ragionevolezza io resto calmo e provo a trovare punti di incontro con moderazione, ma se mi sento preso in giro a questo punto non sono certo quello che sta zitto -ha tuonato Sancini- Sono anni che vengono promesse azioni e riqualificazioni, e anche in questo caso si era fatto un ragionamento di più ampio respiro che ancora una volta non trova riscontro nei fatti. Erano state promesse cose, e non verranno mantenute. Abbiamo visto che i soldi in questo caso c’erano, ma come sono stati ripartiti? Forse Gessate non è abbastanza periferia?”

Ancora una volta quindi niente di fatto per tutta quella ampia zona della stazione gessatese, dove transitano autobus ad ogni ora da più provenienze, scaricando e caricando utenti da diverse province. Le condizioni dei parcheggi, della sicurezza, e del suolo, le avevamo documentate durante la protesta dei sindaci (qui), e ad oggi la possibilità che con questo bando si potesse intervenire, pare sfumata.

E’ ridicolo che un nodo di scambio fondamentale come quello di Gessate sia ancora stato dimenticato, ed è di proprietà del Comune di Milano, non certo nostro -prosegue Sancini- Ma di cosa stiamo parlando ? A cosa si è data priorità ? A che interventi si è data più urgenza ? Qui ci sono centinaia di persona che usufruiscono di un servizio affrontando tante criticità, e mi si dice che alla fine portiamo a casa solo 4 ascensori ? Ridicolo. Almeno in un’ottica di progettualità, mi auguravo che il Comune di Milano intervenisse, dovrebbe essere soprattutto una loro priorità. E’ ridicolo, come ridicola è la situazione dei parcheggi improponibili, senza gestione e poco sicuri. L’unico illuminato è quello che abbiamo realizzato noi. Se non ci tengono allora che li cedano a noi, e ne faremo un’accurata gestione”. 

Il bando periferie fa dunque sorridere tutti gli utenti che a causa delle assurde barriere architettoniche che ancora nel 2016 limitavano l’accesso alle stazioni, ora potranno davvero usufruirne senza discriminanti. Resta però un irrisolto a Gessate, che a quanto pare sarà destinato a far parlare e discutere nei prossimi mesi.