Sono 34 le telecamere che verranno installate a Cologno in 22 strade di confine con i paesi limitrofi, ad esclusione di Brugherio, comune che già da tempo ha posizionato infrastrutture per il controllo.
Il progetto legato, su cui si era speso tantissimo il comandante della Polizia Locale Silvano Moioli in unione con Francesca Landillo, oggi assessora ai Lavori Pubblici ma allora assessora alla Sicurezza (oggi delega di Giuseppe Di Bari), è ancora in attesa di un riscontro dalla Regione per sapere se beneficerà del contributo a fondo perso di 50.000 euro, cifra che andrebbe ad alleggerire parzialmente ilc carico d’investimento spettante al comune, per un totale di 300.000 euro.
“Un investimento importante, che in attesa di un riscontro da Regione Lombardia, ci permetterà comunque di garantire un controllo capillare dei varchi di accesso alla città -ha spiegato l’assessore alla partita Giuseppe Di Bari– Non solo sarà utile per monitorare veicoli sospetti, non registrati, auto rubate e casi simili, ma ci consentirà di effettuare importanti analisi dei transiti veicolari legati alla nostra città, per poi poterne trarre un ragionamento accurato in sede di stesura del Piano del Traffico”. A proposito, alcuni dati recentemente rilevati, stimano che a Cologno transitino circa 120.000 auto al giorno, di cui 15.000 nel solo tratto in uscita verso Sesto San Giovanni.
Le infrastrutture installate saranno dotate di sistemi infrarossi e lettura delle targhe, in grado di rilevare infrazioni di varie entità, dalla mancata assicurazione all’assenza di revisione veicolo, ma soprattutto potrà controllare subito, grazie ad un incrocio di dati elettronico, se il veicolo in transito è tra quelli ricercati per furto o per qualsivoglia tipo di reato, cosa già sperimentata con successo da Brugherio. “Con Brugherio stiamo pensando ad un protocollo d’intesa che sancisca ufficialmente la collaborazione -ha aggiunto Di Bari- che comunque già c’è tra le Forze dell’Ordine di entrambi i comuni nello scambio di rilevazioni effettuate dalle telecamere poste sul territorio brugherese”.
Per il futuro, l’intenzione dell’amministrazione è di passare alla fase 2, quella che vedrà l’installazione di 15 telecamere di sorveglianza in punti chiave come le rotatorie e le fermate della metropolitana. Si tratterebbe in quel caso di sistemi dotati anche di riconoscimento facciale, e quindi improntate ad un controllo di possibilità attività criminose di vario tipo. Non è mistero del resto, che sul tasto sicurezza unita alla lotta contro la criminalità senza se e senza ma, il sindaco Angelo Rocchi abbia da sempre premuto forte.