SPECIALE COLOGNO MONZESE
RAMETTA, DE VITO E PROCOPIO ALL’ OPPOSIZIONE. IN MINORANZA SI RAGIONA SULLA CRISI

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Se le dimissioni del vice sindaco Gianfranco Cerioli, assumono a tutti gli effetti un carattere irrevocabile, ieri sera 9 novembre durante la conferenza dei capigruppo, è arrivata anche la richiesta ufficiale del capogruppo di Forza Italia Giovanni Rametta, che ha chiesto di passare all’opposizione insieme alla consigliera e collega di partito Graziella De Vito, e al consigliere del gruppo misto Udc Francesco Procopio.

DA FORZA ITALIA SPACCATA AD UN’ OPPOSIZIONE SEMPRE PIU’ DI CENTRODESTRA
Alcuni dati oggettivi ci sono: in primis la realtà di un partito spaccato in due come Forza Italia; in secondo luogo il fatto che molto ora dipenderà dalle intenzioni del Presidente del Consiglio Fabio Della Vella (sempre FI), le cui scelte potranno essere determinanti per gli equilibri amministrativi. Mai come ora poi, la tenuta della giunta è messa alla prova e il rischio che tutto il progetto crolli è dietro l’angolo. In ultimo, con il passaggio di due consiglieri di Forza Italia più uno dell’ Udc in opposizione, la minoranza assume una forte trazione di centrodestra almeno nell’ispirazione politica che anima parte dei suoi componenti e che li ha caratterizzati nella storia della città, da Salvatore Capodici ad esempio, allo stesso Vincenzo Sansalone, che più volte si è dichiarato apertamente “un uomo della destra liberale“. Restano quindi una fetta minore le ispirazioni di centrosinistra all’opposizione, nel PD e nella lista civica di Cologno Solidiale e Democratica già nella giunta Soldano. E poi c’è ovviamente il Movimento 5 Stelle, slegato dalla categorizzazione.

5 STELLE: PRONTI AD ANDARE AL VOTO. C’È ANCHE LA LISTA
E proprio l’opposizione sta ragionando sul corso degli eventi. Monica Motta dei penta stellati è forse la più risoluta: “Siamo pronti ad andare alle urne anche domani -ha dichiarato- e non in senso figurato. Abbiamo già una possibile lista di persone qualificate e pronte ad assumersi la responsabilità di guidare la città, cosa che questa amministrazione inadeguata non sta facendo. Siamo in stallo da mesi per assistere ai loro problemi interni, e ora con Cerioli dimissionario chi prenderà le decisioni ? Cosa faranno ? Basta, siamo stufi di perdere tempo prezioso per i cittadini“.

MOVIMENTO SANSALONE: ANCHE LA CIVICA NON TEME LA POSSIBILITÀ DI UN RITORNO ALLE URNE
Il capogruppo Sansalone non teme la possibilità che si debba tornare al voto, e la sua lista civica è pronta a farsi strada “perché guardando il livello attorno, siamo forse gli unici con competenze reali e qualità per governare“, anche se il sogno resterebbe quello di una grande coalizione di liste civiche “impossibile per alcuni personalismi di troppo che animano certi schieramenti“, ha aggiunto Scalese. “Questa è un’amministrazione nata male su accordi di potere e spartizioni piuttosto che su competenze, tanto che la stessa Forza Italia aveva il destino segnato nel momento in cui ha compilato una lista già predisposta al tradimento interno, dove anche nei recenti fatti si aggira lo spettro di una figura clandestina che gestisce le trame da dietro e si auto certifica come boss“. Non va per il sottile Sansalone, che non è tenero nemmeno con la Lega Nord: “Dovrebbero togliere quel nord dal nome, poiché il loro atteggiamento atto a piegare l’istituzione per i propri comodi, è un comportamento tipico del più navigato partito meridionale. Stanno portando avanti una crisi senza mai riferire in consiglio comunale, e questa è violenza verso l’istituzione“.

PARTITO DEMOCRATICO: IL CAPOGRUPPO CHIEDE LE IMMEDIATE DIMISSIONI DEL SINDACO 
Pronto al via è ovviamente il PD del capogruppo Giovanni Cocciro, che chiede subito le dimissioni del sindaco ormai senza vice e tre consiglieri uscenti: “Dopo queste prese di posizione il sindaco non può che dimettersi, è inaccettabile che da sei mesi l’attività amministrativa sia bloccata e si approvino delibere solo per feste di paese. La città deve essere governata e qui non ci sono più i presupposti. Il partito democratico chiede al primo cittadino di riferire al consiglio e rassegnare le sue dimissioni”.

Ma un commissariamento sarebbe la cosa ideale per la città ? Sarebbe più opportuno che una giunta ferita da screzi interni cadesse, o che restasse per evitare di far traghettare la città in stallo fino a nuove elezioni in primavera ?

COLOGNO SOLIDALE E DEMOCRATICA: “CI SONO FAMIGLIE PER STRADA, SI TORNI A GOVERNARE SUBITO”
Secondo Loredana Verzino di CSD, “un accordo alla fine si troverà, come è già stato fatto con le consigliere Tesauro e Landillo. Il sindaco ha fatto una scelta coraggiosa con questo rimpasto, ma da mesi non si stanno affrontano tematiche essenziali e ci sono famiglie che sono finite per strada mentre alcuni partiti risolvevano le loro questioni interne. La città ha bisogno di un governo che prenda decisioni importanti da adesso“.

LISTE CIVICHE: “SE CI SONO I NUMERI CHE SI GOVERNI. LA CITTÀ HA PAGATO LE BEGHE INTERNE DEI PARTITI”
Che la città debba essere governata e in fretta, lo chiede anche Salvatore Capodici delle civiche, che tiene una posizione molto istituzionale: “Se il sindaco riesce a tenere la maggioranza, e ad oggi ha i numeri, deve governare, perché questo è il compito che è chiamato ad assolvere. In caso contrario torni in consiglio con un progetto e se ne terrà contoSino ad ora si è già perso troppo tempo -ha spiegato- Al netto dei cambiamenti di giunta, mancano ancora i contenuti e il periodo migliore per seminare sono proprio i primi 18 mesi di amministrazione, che consentiranno poi di raccogliere i frutti. Qui siamo davanti a mesi privi di questa idea programmatica, che non consentiranno quindi di vedere un’ impronta precisa di questo governo negli anni seguenti. Cologno ha bisogno di essere guidata, ha bisogno di progetti”. Relativamente alla situazione attuale invece, il consigliere di opposizione riduce tutto ai minimi termini: “Il vero problema che emerge è tutto interno a Forza Italia, un partito spaccato. Prima Fratelli d’Italia, e ora FI, hanno fatto pagare alla città le loro beghe interne”.