25 NOVEMBRE PIOLTELLO
INSTALLAZIONI IN 6 PIAZZE PER UNA SETTIMANA ED EVENTI DI SPESSORE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

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Sei piazze cittadine

saranno allestite con scenografie che riprenderanno le installazioni di Elina Chauvet, artista messicana che lanciò per prima nel 2009 a Ciudad Juarez, l’idea delle scarpette rosse come simbolo della lotta alla violenza di genere perpetrata contro le donne in ogni parte del mondo. In realtà quell’occasione fu pensata per quelle donne rapite e uccise in quelle terre del Messico, e da subito ebbe eco internazionale vista la drammatica realtà che non lascia intonsa nessuna nazione al mondo.

Piazza Del Mercato, piazza Giovanni XXIII, piazza Della Stazione, piazza Don Milani, piazza dei Popoli e Parco Mozart,Schermata 2016-11-18 alle 06.53.07 sono i luoghi simbolici scelti dall’amministrazione comunale per riproporre installazioni a tema, dalle scarpette rosse alle 36 sagome femminili che riporteranno brani scelti dalla Biblioteca Comunale e attinti dal libro “Mia” di Antonio Ferrara, e dalla raccolta di 23 racconti “Chiamarlo amore non si può”. Il tutto durerà una settimana, dal 21 al 27 novembre, giorni nei quali questo aspetto visivamente d’impatto si collegherà con eventi pubblici che andranno dal cineforum gratuito all’ UCI cinema di Pioltello alla musica delle Sorelle Marinetti, dall’incontro pubblico al mercato e in biblioteca, al teatro di prosa ispirato a Maraini, Dandini, Moravia e Gaber (qui il calendario completo).

Nonostante se ne parli continuamente, sono sempre di più le donne violate, maltrattate e uccise da uomini senza scrupoli, né umanità, che decidono per la vita e per la morte di donne indifese, che li amano al punto da morire per una colpa che non hanno commesso -affermano all’unisono la sindaca Ivonne Cosciotti e Jessica D’Adamo, assessora tra l’altro alle Pari opportunità- Il potere della cultura può fare molto per veicolare i messaggi positivi, che devono giungere in maniera trasversale a tutti: la lettura di un libro, la visione di uno spettacolo, l’ascolto di un concerto, sono tutte occasioni di riflessione che devono permettere a ciascuno di noi di approfondire il tema, non di evitarlo, perché spesso si pensa che non ci riguardi da vicino, mentre la cronaca quotidiana ci conferma che non è così. Vi invitiamo quindi a partecipare agli eventi organizzati, a discuterne in famiglia, con gli amici, perché solo la conoscenza, insieme alla consapevolezza, possono contrastare il male diffuso e far sentire meno sole quelle donne che, lungo il loro percorso, malauguratamente, hanno incontrato uomini violenti, diventando le loro vittime”.