Un dialogo è possibile. È questo il messaggio che Don David Maria Riboldi ha voluto mandare durante l’incontro interreligioso svoltosi il 20 novembre presso l’Oratorio Sacer. L’obiettivo dell’incontro è quello di instaurare un dialogo ed un confronto tra tutte le realtà religiose presenti sul territorio, così da creare una rete di solidarietà e reciproco aiuto tra realtà diverse. “Il progetto è nato un anno fa, quando, a seguito degli attentati di Parigi, abbiamo organizzato una preghiera interreligiosa – Spiega Don Riboldi – In quell’occasione sono nate diverse relazioni, abbiamo visitato la Sinagoga, la Moschea, ci siamo riuniti in preghiera ed in occasioni più conviviali, al fine di unire le nostre conoscenze”.
All’incontro erano presenti sia cittadini interessati alla tematica sia diversi esponenti di altre culture: ad esempio Antonio, membro dell’Associazione Religions for Peace, Giovanna e Laura della fede Bahá’í, Marco Locati, da anni impegnato nell’organizzazione di incontri interreligiosi nella città di Segrate e Daniele, responsabile della Caritas di Cernusco.
Presente anche Don Giampiero Alberti, che da 27 anni si occupa dell’incontro e del dialogo interreligioso in diocesi tra le cinque grandi aree religiose del territorio. All’incontro Don Alberti ha portato la sua esperienza e la sua fiducia nella riuscita del progetto, anche se, sottoliena, le difficoltà non mancano: “In tutti questi incontri si può notare la fatica nel trovare un punto di dialogo, anche la difficoltà del mondo cristiano ad entrare in contatto con queste culture e filosofie che non sono quelle tipicamente occidentali”. Il suo impegno in tal senso ha portato, nel 2013, alla stesura della Carta di Milano ad opera del Forum delle Religioni di Milano, un documento in cui le varie religioni di esprimono su vari temi di attuale interesse. “Credo che l’idea di creare un piccolo gruppo che riesca ad esprimere unità in questi tempi sia fondamentale – Continua Don Aberti – Ma in primo luogo dobbiamo capire cosa vuol dire dialogo interreligioso e se ci si crede davvero fino in fondo. Dialogare vuol dire riuscire a trovare dei valori comuni e rispettare le differenze, e su quei valori comuni iniziare un percorso insieme”.
Alla fine dell’incontro Don Riboldi ha lanciato un appello a tutti, presenti e non, per offrire idee, spunti di riflessione ed un impegno concreto per portare avanti il progetto. Per maggiori informazioni sull’iniziativa ci su può rivolgere a: sacer@upgcernusco.it
SABINA DE SILVA
Approfondimento: cos’è la religione Bahá’í
La fede Bahá’í è una delle grandi religioni indipendenti, nonchè la più giovane. Nasce alla fine dell’800 in Iran dagli insegnamenti di Bahá’u’lláh. Il tema centrale del messaggio di Bahá’u’lláh è che Dio, al momento di creare l’uomo, ha stretto un patto con esso: avrebbe continuato ad amarlo e a mandare sulla terra i suoi insegnamenti attraverso i Profeti. A seconda dell’epoca Dio manda un profeta diverso: così Abramo, Mosè, Budda, Krishna, Cristo fino a Muhammad. Il messaggio di Dio è unico, ma viene declinato in maniera diversa a seconda del profeta che lo porta. Da qui nascono le apparenti contraddizioni tra le diverse religioni, che in realtà sono un’unica grande religione, in quanto Dio è unico. L’obiettivo della fede Bahá’í è quello di creare una grande comunità unità, che non si dichiari per forza di religione Bahá’í, ma che predichi l’amore ed il rispetto per tutto il genere umano.
Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere al centro di riferimento religioso della Martesana: martesana.bahai@gmail.com