Il grande abbraccio che la comunità parrocchiale vuole regalare domenica 20 novembre alle 18.00 in oratorio Sacer, è di quelli estremamente fondamentali nel contesto attuale che sta vivendo la società. Il senso è quello di chiamare a raccolta tutte le confessioni religiose premesti sul territorio, tutti gli uomini e le donne che credono, tutti “coloro che non sappiamo nemmeno se esistono” spiega Don David Maria Riboldi provando ad estendere questo incontro davvero a tutti, tutti.
L’appuntamento arriva a distanza di una serata simile organizzata un anno fa dopo gli attentati terroristici di Parigi, nella quale un gruppo di persone si era riunita per un momento di riflessione e preghiera puri religiosa. “Da quel momento è nato un gruppo che ha trovato nell’ulivo, Albero sacro nei tre credo, la sua felice icona e simbolo -ha spiegato Don Robildi- Ci siamo chiesti: magari a Cernusco sono presenti anche altre comunità religiose o altre confessioni cristiane: ci piacerebbe conoscerli e coinvolgerle per strutturare un cammino di conoscenza reciproca e stringere legami sempre più belli nella nostra città”.
Ecco allora la grande voglia della comunità religiosa cernuschese, di aprirsi alla conoscenza dell’altro, di estendere i confini della propria fede con passi aderenti alle parole del Papa quando chiede di “costruire ponti e non muri“. Un bell’esempio di mano tesa in avanti, che chiede a tutti i fedeli di qualsiasi credo, di pregare insieme, di conoscersi… Perché non si teme se non ciò che non si conosce.