Un traguardo importante per Carugate. Il 6 novembre, presso l’auditorium della BCC Carugate Inzago, si sono tenuti i festeggiamenti per gli anniversari delle sezioni locali di Avis, Aido e Admo, che contano rispettivamente 55, 35 e 25 anni. Presente alla cerimonia l’Assessore Francesco Corrias, che ha aperto il discorso ringraziando i presidenti delle tre associazioni e soprattutto “tutti coloro che dedicano un po’ del loro tempo e un po’ di se stessi per aiutare gli altri.”
“Quello che donate serve a salvare vite e questo vi rende piccoli grandi eroi del nostro tempo e della nostra società –ha detto l’Assessore- Con un solo silenzioso gesto siete in grado di dare speranza a chi ne ha bisogno, e lo fate in maniera concreta, vera ed ammirevole”. I festeggiamenti si sono poi conclusi al ristorante in compagnia di cittadini, volontari e autorità locali quali il sindaco Luca Maggioni ed i consiglieri di Pro Carugate Carolina Pasotti e Piergiorgio Comelli.
AVIS
“Nel 2016 abbiamo superato i 410 iscritti e questo è un numero costantemente in crescita negli ultimi anni, che riguarda tutte le fasce di età, sia giovani che meno giovani. Per quanto riguarda le donazioni l’anno scorso ne abbiamo fatte 696, ma questo è un dato più altalenante, varia di anno in anno”. Così si è espresso Sebastiano Tresoldi, Presidente di AVIS, (Associazione Volontari Italiani del Sangue) che a Carugate è nata nel 1957 come sottosezione di Cernusco sul Naviglio, per diventare poi autonoma nel 1961. Tra le iniziative della sezione, c’è il progetto “Baobab”, il centro trasfusioni ematiche dell’ospedale San Raffaele, che si ritrova a Carugate 4 domeniche all’anno (il prossimo appuntamento sarà l’11 dicembre), giorno in cui non è attivo in ospedale, e da la possibilità a chi vuole donare, di farlo comodamente nella propria città, garantendo anche visibilità all’associazione con l’intento di raccogliere nuovi donatori.
AIDO
Nasce invece nel 1981 AIDO Carugate (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), e conta ad oggi 572 iscritti. Da 35 anni prosegue nella sua opera di sensibilizzazione ed educazione alla donazione di organi, soprattutto tra i giovani, e collabora fattivamente anche con Avis, come per la “Festa degli aquiloni” tenutasi al Ginestrino lo scorso settembre per il progetto “Baobab”. “Da 20 anni portiamo la nostra cultura nelle scuole, per far capire ai ragazzi cosa significhi donare, anche attraverso esperienze dirette di donatori o di persone che hanno ricevuto un trapianti di organo. Spiegamo come avviene la donazione e perchè è importante farlo. È bello vedere come siano molto attenti durante la spiegazione e come facciano delle domande che ci si aspetterebbero da un adulto. Cerchiamo di coinvolgerli perché sono il nostro futuro”.
A parlare è il Presidente Eufrasio Villa, che valorizza un’iniziativa che negli ultimi anni pare aver dato i suoi frutti. Sempre più giovani infatti, paiono disposti a donare i prori organi: circa il 45% dei donatori ricopre la fascia dai 18 ai 45 anni infatti. Nello specifico, a Carugate negli ultimi 20 anni ben 20 persone hanno donato i propri organi, regalando nuova vita a quasi 50 persone, e in comune sarà inoltre possibile specificare la propria volontà all’espianto all’atto del rinnovo della carta d’identità.
Rispetto a donare il sangue, donare gli organi è un gesto che Villa definisce “contraddittorio” e prosegue: “bisogna morire per far vivere un’altra persona. Quando sento di persone, soprattutto giovani, morti per una malattia o per tragici incidenti, ne sono colpito, ma credo anche che, se in vita hanno deciso di donare, potranno far vivere altre persone e dare loro un’opportunità. È molto importante che più gente possibile decida presto di donare, poiché i tempi in Italia sono molto lunghi e per un trapianto di cuore bisogna aspettare circa due anni, e per un rene addirittura tre. Più siamo, più queste distanze potranno accorciarsi“.
ADMO
L’ Associazione Donatori Midollo Osseo, è nata a Milano nel 1990 con lo scopo di informare la popolazione sulla possibilità di combattere leucemia, linfomi, mieloma e altre neoplasie del sangue attraverso il trapianto del midollo osseo. “C’è molto bisogno di donatori, perché la maggior parte delle persone che hanno bisogno di un trapianta sono i bambini leucemici o affetti da altre patologie del sangue” ricorda in occasione della serata il Presidente di ADMO Carugate, Vittorio Barlassina, rinnovando il suo invito ai potenziali donatori concittadini.
Si diventa donatori a seguito di un esame del sangue chiamato “tipizzazzione“, che analizza l’HLA, pezzettino del DNA che mostra i paramentri di compatibilità tra donatore e ricevente. Si viene così inseriti nella Banca Dati Mondiale dei Donatori (IBMDR), un database valido sia a livello nazionale che internazionale. Purtroppo, la compatibilità genetica è un fattore molto raro, si stima che soltano 1 persona su 100.000 sia compatibile, mentre il rapporto è di 1:4 all’interno del proprio nucelo famigliare. Per questo Admo è da sempre impegnata in una campagna di sensibilizzazione riguardo le infinite possibilità che la donazione di midollo osseo potrebbe aprire. Ad oggi, in tutta Italia risultano iscritti 361.413 potenziale donatori, ma resta il problema che il 73% degli iscritti rappresentano la parte di popolazione più “matura” e quindi prossima alla dimissione. L’età migliore per donare è dai 18 ai 35 anni, ma si può donare fino a 55 anni, e anche se AVIS e AIDO sono sicuramente nomi più noti nell’ambito della donazione, è importante non dimenticarsi di quest’altra via per poter salvare giovanissime vite.
SABINA DE SILVA