Lo scorso anno di ritorno dalla Francia, gli amici della Compagnia della Mongolfiera raccontavano di un sogno da realizzare: fare in modo che Brugherio avesse il suo aerostato. Ebbene, anche se ancora da immatricolare, e ferma ai box nella base del Comandante Piero Porati, il pallone cittadino c’è, il sogno si è avverato.
BRUGHERIO RAPPRESENTA L’ITALIA AL 34° RADUNO DI MONGOLFIERE
Le Puy En Velay è sempre fonte d’ispirazione per Roberto Pirruccio, Presidente della Compagnia, e i suoi compagni Sergio Maino e Raimondo Messina. I tre sono partiti il 9 novembre facendo rotta verso il 34° raduno di mongolfiere della cittadina gemellata con Brugherio, e lì sono stati per 4 giorni l’unico equipaggio italiano su 60 presenti al celeberrimo raduno d’oltralpe, che ha visto aerostati da tutta Europa con l’aggiunta addirittura di un partecipante canadese. “Lo scorso anno abbiamo volato senza essere iscritti, solo per simpatia instaurata con qualche partecipante, ma quest’anno volevamo essere presenti a tutti gli effetti -hanno spiegato Pirruccio e Maino- Così, dopo un percorso travagliato per iscriverci all’ultimo secondo, siamo partiti sotto la guida del pilota di mongolfiere Marco Marin, socio della nostra Compagnia, e con la sua Loreline (nda: nome della mongolfiera) abbiamo volato due giorni di fila in un cielo da fiaba. Brugherio c’era quindi, e rappresentava da solo l’Italia”.
PIRRUCCIO E MAINO: “DOBBIAMO MANTENERE VIVI IL GEMELLAGGIO E LA STORIA”
Si rinnova dunque il doppio gemellaggio Italia-Francia, quello che lega Brugherio a Le Puy, e quello che oltre cento anni fa legò i Fratelli Montgolfier, primi a staccarsi da terra con l’aerostato, al Conte Paolo Andreani, che dalla sua villa Brugherio alzandosi in volo segnò la nascita dell’aviazione, ancora oggi ricordata sui libri a tema di tutto il mondo. La Compagnia della Mongolfiera diventa quindi simbolo di questo legame tra le due nazioni accomunate dal volo, e vuole essere ambasciatrice di un forte sodalizio: “Potremmo davvero essere un canale importante per tenere vivo questo gemellaggio al di la delle carte, e farlo diventare qualcosa di concreto -spiegano ancora maino e Pirruccio- ormai le istituzioni di Le Puy ci conoscono bene, sono particolarmente accoglienti e calorosi con noi, il clima è davvero familiare e tante sono le cose che legano le nostre città. Seguire questa strada tracciata sarebbe importante per Brugherio, per non perdere un legame prezioso“.
LA NUOVA FRONTIERA DEL SOGNO BRUGHERESE: UN RADUNO DI MONGOLFIERE IN CITTÀ
Ma il viaggio, seppure incentrato sul volo e costellato di incontri amichevoli e piacevoli coincidenze, ha nascosto nemmeno troppo velatamente, un intento ben chiaro, un’altra traccia di sogno. Pirruccio, Maino e Messina sono tornati a casa con una pila di documenti, carte e regolamenti: “Abbiamo studiato nei minimi dettagli come viene organizzato questo storico raduno -hanno spiegato- da tutti i punti di vista organizzativi, burocratici, assicurativi. Non pretendiamo di portare 60 mongolfiere a Brugherio, ma ci piacerebbe organizzare un piccolo raduno anche da noi, sebbene la vicinanza degli aeroporti renda la nostra zona particolarmente difficile con spazi aeree invalicabili. Bisogna forzare un pochino la mano, ma non sarà la burocrazia a fermare la Compagnia della Mongolfiera“.
VOLO DA FIABA TRA CASTELLI E ARCOBALENI E INCONTRI MAGICI
Mentre Huguette Portal, la vicesindaca di Le Puy En Velay ha girato la città per poter rincontrare i brugheresi, loro erano dunque impegnati a studiare il futuro 1°raduno di mongolfiere di Brugherio, che se per ora è solo un’ipotesi lontana e pensata in piccolo, di sicuro già da adesso dovrà avere un carattere distintivo: “dovrà essere magico” dicono, come magico è stato il volo che hanno effettuato i tre amici sopra Le Puy e Polignac, tra castelli, prati verdi e arcobaleni d’incanto, incappando anche in una coincidenza che però non li ha stupiti più di tanto.
“Nei nostri viaggi fatti di amicizia, risate, e voli, ci capita spesso di imbatterci in momenti magici” spiega Maino, che racconta: “Io e Marco siamo atterrati nella campagna di Blavosy su un campo di proprietà di un’anziana coppia, che poco distante aveva un grande casolare provenzale in pietra stupendo. Ebbene, il caso ha voluto che l’uomo fosse un pilota di aerei da traino per alianti e di mongolfiere, che vedendoci atterrare sul suo prato ci ha accolto a braccia aperte in casa sua, stupenda e piena di quadri di aerei e mongolfiere e modellini appesi al soffitto“. E se questo non bastasse, mentre i tre amici erano alle prese con un selfie davanti al comune di Le Puy, l’unico passante del momento altri non era che un pilota di aerei militari, per di più di origini italiane.
UNA NUVOA SEDE, IL TESSERAMENTO E UN “CALENDARIO” DI EVENTI E NON SOLO
Dopo l’esperienza “magica” del volo fiabesco e degli incontri inaspettati, ora la Compagnia della Mongolfiera si gode la nuova sede che a breve sarà inaugurata con tanto di campagna tesseramento “vola con noi” ed estrazione di un premio tra i nuovi iscritti, che a quanto pare potrebbe essere un volo pagato in mongolfiera o aliante. In aggiunta, gli amici amanti del volo sono concentrati sul loro “calendario” di eventi… e non solo, e portano avanti la storia d’amore tra la mongolfiera e Brugherio con passione e leggerezza, che sono poi le due cose che fanno alzare in volo e sognare, buttando a terra i pesi di troppo.