Rimangono in Sardegna i due punti in palio nel confronto tra le principali deluse di questa prima parte di stagione. Carugate ha provato in tutti i modi a far suo l’incontro con una prova generosa, ma la precisione dall’arco delle isolane e le precarie condizioni fisiche delle ragazze di coach Re alla lunga hanno segnato il risultato, che ha visto le padrone di casa prevalere per 70-63.
Le biancoazzurre si presentano al PalaRestivo ancora prive di Beretta e Stabile e con il trio Albano–Manzini–Colli senza allenamenti settimanali nelle gambe, rallentate da un’interminabile sequenza di infortuni. Partono titolari solo le ultime due, con Rossi, Scarsi, Correal a completare il quintetto, mentre Picco e Diotti si candidano a principali risorse disponibili dalla panchina.
Inizia la gara e nel giro di pochi possessi la Castel è già sotto 7-0. Si teme che la partita possa trasformarsi presto nell’ennesimo calvario, ma le carugatesi riescono a riordinare le idee per tempo e a mostrare i muscoli con Scarsi (10-7 al settimo minuto). È il preludio di una fase estremamente equilibrata che vede le padrone di casa chiudere il primo quarto in vantaggio 14-12.
Alla ripresa del gioco Cagliari dimostra di avere una rotazione più solida e prende nuovamente il largo grazie al contributo di Templari e Da Silva. Il parziale non spezza comunque la resistenza biancoazzurra che, anzi, domina sotto le plance, conquista preziosi possessi e recupera il passivo chiudendo in vantaggio la seconda frazione (35-33) per la prima volta in questo campionato.
Nella seconda metà è ancora l’equilibrio a dominare (43-43 al 24’), fino a quando una serie di errori difensivi spalancano le porte all’attacco virtussino, che piazza un break di 9-0 (52-43) e segna irrimediabilmente il destino dell’incontro. Nei restanti minuti Carugate non riesce più a scalfire il margine di sicurezza costruito dalle avversarie e la sfida va in archivio sul 70-63.
I numeri parlano di una Castel che come sempre ha concesso molto in difesa, 70 punti subiti sono un dato inferiore a quello stagionale, ma sono arrivati da una squadra che in precedenza ne aveva realizzati solo 48 di media, e ha subito eccessivamente le conclusioni dalla lunga distanza (44,4%), in particolar modo quelle di Templari, che chiude da migliore in campo con 25 punti, frutto di 5/7 da due punti e 4/6 dall’arco.
Dall’altra parte bene le ragazze a rimbalzo (40, contro i 33 di Cagliari) e buone indicazioni in attacco (50% di squadra dalla breve e media distanza) in particolare da Albano (14 punti con 6/9 al tiro) e Colli (11 con 4/8 per). Una volta tanto, invece, male Correal, che viene limitata dalla difesa (in particolare dalla grande prova di Da Silva) a un per lei inusuale 3/11 dal campo, per un totale di 9 punti e 6 rimbalzi in 36 minuti.
Zero punti dopo 6 giornate sono un bottino che va oltre le peggiori previsioni stagionali, soprattutto perché relega la Castel all’ultimo posto in classifica in coppia con Alghero. E proprio lo scontro tra i due fanalini di coda originariamente previsto al PalaCarugate la prossima settimana è stato spostato al 14 dicembre. Si prospetta un inatteso turno di riposo per Carugate, che avrà la possibilità di recuperare le infortunate prima di tornare in terra sarda per affrontare il CUS.
GIORGIO BACCHIEGA